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LEGA PRO
L’Arezzo e Capuano sborseranno 15mila euro per le frasi pronunciate dal tecnico amaranto nel dopo partita di Alessandria nel quale il mister aveva appellato “checche” i suoi ragazzi.
Una frase che fin da subito non era andata giù all’Arcigay che aveva definito discriminatorio e offensivo il commento di Capuano e che aveva dato il la alla polemica poi sfociata nella maxi multa. Ebbene, dopo l’ammenda l’Arcigay torna a parlare accogliendo positivamente l’impegno della Federazione, ma avvisando anche che non è abbastanza. “Come Arcigay Arezzo - spiega la presidente Cristina Betti - siamo soddisfatti dell'impegno messo in campo dalla Figc di punire le frasi e gli atteggiamenti discriminatori, ma non è certo con le multe che si crea una cultura di rispetto delle differenze”. Tante le idee di Arcigay per sensibilizzare la società. “Da parte della Figc e delle società sportive in generale - continua la presidente di Arcigay Arezzo - servirebbe un impegno più concreto e costruttivo”. E lancia l’idea: “Si potrebbero mettere in piedi campagne di sensibilizzazione in cui, ad esempio, calciatori e tecnici potrebbero prestare il proprio volto e diventare testimonial contro l’omotransfobia, sarebbero le persone più adatte per eliminare gli stereotipi di genere che da sempre arrivano dal mondo del calcio”.
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