
Alla Messa, ma con l'autocertificazione fatta apposta: dove scaricarla

C’è anche l’autocertificazione per andare a Messa. Non tutti ancora lo sanno e per questo, Lorenzo Bernardini, presidente del Centro Sportivo Italiano, ha pensato di inoltrarla sabato a tutti i parroci delle parrocchie di Arezzo, affinché facciano altrettanto con i loro parrocchiani. Si tratta della stessa autocertificazione che serve per gli spostamenti nelle zone rosse, come appunto è diventata la Toscana, da venerdì scorso, ma c’è una voce in più quella che riguarda la chiesa. Nell’autocertificazione normale ci sono tre voci: ci si sposta per comprovate esigenze lavorative o per motivi di salute o per altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.
In quella che invece è da presentare se uno va in chiesa, c’è scritto. “Partecipazione alla celebrazione delle ore o visita al luogo di culto (sicutazione di necessità)”. In basso poi, come nell’altra, da inserire l’indirizzo dello spostamento, cioè da dove si è partiti e la destinazione. Sempre bene restare nelle vicinanze di casa e frequentare una chiesa alquanto vicina al proprio domicilio. Ma in quanti si sono presentati a Messa con l’autocertificazione? Lorenzo Bernardini presidente del Csi e in contatto quotidiano con le parrocchie, risponde: “Per ora sono state raccolte circa 200 autocertificazioni. In molti si stanno adoperando per rendere operativo il documento e soprattutto per cercare di farlo arrivare ai fedeli. Tanti non sapevano che esisteva questa autocertificazione per andare in chiesa che comunque viene usata a livello nazionale”. L’autocertificazione si presenta nel caso che una persona venga fermata dalle forze dell’ordine nel tragitto mentre va in chiesa, oppure mentre torna. Soddisfazione da parte dei parroci. Padre Giovanni Martini delle parrocchie di Staggiano e San Firenze è anche contento, “perché domenica alla Messa c’erano diversi fedeli. Abbiamo celebrato nel rispetto delle distanze e delle regole anti Covid e quasi tutti si sono presentati con l’autocertificazione” che lo stesso sacerdote, come hanno fatto anche altri, si sono premuniti di inviare sabato nei vari gruppi di whatsapp delle parrocchie.
Per il momento dunque le chiese continueranno a restare aperte non come avvenuto nel primo e più rigido locak down. I fedeli potranno assistere in presenza alle funzioni rispettando le distanze, indossando la mascherina e adesso portando con sé l’autocertificazione da Messa.