Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Arezzo, aumenta il numero dei poveri alla Caritas. In fila per cibo e vestiti

Francesca Muzzi
  • a
  • a
  • a

Aumenta il numero dei poveri. Alla Caritas arrivano in tanti, a chiedere cibo, pacchi alimentari, vestiti e denaro per pagare bollette, affitti. “Il 2021 sarà peggio del 2020 - dice don Alessandro Nelli, condirettore dell’istituzione in via Fonte Veneziana - Perché è ora che sentiamo i postumi di questa pandemia”. Le richieste aumentano di giorno in giorno e con loro anche “la vergogna di venire a chiedere un pasto caldo. Per questo tanti preferiscono prendere i pacchi alimentari”. “Da 19 famiglie che avevamo un anno fa - dice don Alessandro - Siamo arrivati a 70 nuclei. Oltre la metà sono italiani, aretini che finora magari non avevano avuto bisogno della Caritas. Oggi invece prendono un appuntamento per non farsi vedere per prendere i pacchi alimentari. Non si servono della mensa che fa servizio d’asporto, perché si vergognano di essere riconosciuti. E noi cerchiamo di preservare la loro dignità. E’ un momento difficile per tanti”.

Oltre ai pacchi alimentari, c’è stato un forte incremento anche per quanto riguarda i contributi. “Circa 300 persone in più abbiamo avuto al Centro di Ascolto. Chiedono soldi per pagare le bollette, gli affitti. Sussidi, perché la cassa integrazione non arriva e non ne arriva abbastanza. Insomma una situazione che è peggiore rispetto a quella di un anno fa. La gente comincia a finire risparmi, il lavoro non c’è. Paghiamo i postumi di questa pandemia”. Cibo, soldi, ma anche vestiti. “Soprattutto quelli per i bambini - spiega ancora don Alessandro - Molti si servono all’armadio dove teniamo gli abiti per grandi e piccini sempre al Centro di Ascolto. Genitori che chiedono ricambi per i propri figli. Sono le ripercussioni del 2020”.

E proprio per aiutare le famiglie in difficoltà, le Associazioni di Volontariato “Amici di Daniele”, “Arezzo Nel Cuore”, “Famiglia Insieme” e la Comunità per minori “La Casa Gialla” (con il suo progetto “18 anni e poi”) organizzano domani, per l’intera giornata una raccolta di generi alimentari presso i punti vendita Conad.La collaborazione tra le quattro realtà che promuovono l’iniziativa nasce durante il primo lockdown, a marzo del 2020, nel tentativo di creare una rete di supporto e di aiuto al crescente numero di persone in difficoltà. La raccolta è destinata a sostenere famiglie e giovani che in questo momento si trovano in condizioni di fragilità per il perdurare della crisi economica e delle chiusure delle attività produttive.
I volontari saranno presenti nelle sedi Conad dalle ore 8 alle ore 20 e verranno raccolti generi alimentari a lunga conservazione: latte, biscotti, fette biscottate, pane in cassetta, cereali, merendin, caffè, the, tisane, marmellate, miele, confetture, spalmabili, zucchero, farina, lievito in buste, olio, aceto, scatolame (legumi, pomodoro, tonno, carne…), prodotti per l’igiene personale, prodotti per la pulizia.