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Un altro incendio a Bucine. Fiamme alla Lem Industries, il sindaco Benini: "Non è più una casualità"

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Un altro vasto incendio ha interessato nella serata di giovedì 8 aprile ancora una volta l'area industriale di Bucine. Questa volta ad essere colpita dalle fiamme è stata la Lem Industries di Bucine, fabbrica galvanica tra le più importanti nel settore. La Lem è specializzata nel trattamento e nelle finiture di fibbie, borchie, catene e chiusure metalliche per i brand di lusso.

Si trova praticamente accanto all'altra industria, la Valentino Shoes che ha preso fuoco appena una settimana fa. L'allarme è scattato intorno alle 22 e i vigili del fuoco del comando di Arezzo e del distaccamento di Montevarchi sono subito intervenuti. A questi si sono aggiunti, nella notte, anche i vigili di Firenze per un totale di 36 uomini e 14 mezzi. C'è voluta tutta la notte e al momento l'incendio è stato domato e sono in corso le operazioni di bonifica e monitoraggio dell'area interessata dall'evento. Sul posto anche il personale sanitario del 118 e i carabinieri. La Lem Industries dà lavoro a 400 dipendenti, 250 quelli che lavoravano nello stabilimento colpito dall'incendio. Il sindaco di Bucine, Nicola Benini in un video messaggio ha detto: ""Non si può più parlare di causalità per due incendi divampati a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro" e annuncia di aver già contattato il Prefetto di Arezzo.

“La notte appena conclusa - affermano gli On. Stefano Mugnai, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera, è Felice Maurizio D’Ettore- e’ stata una notte di grande preoccupazione e di inevitabili domande. Preoccupazione per i rischi che tante persone hanno corso a causa del secondo incendio in pochi giorni ad una grande fabbrica valdarnese, preoccupazione per le conseguenze economiche, preoccupazione per i lavoratori, ma anche domande sul perché due importanti realtà aziendali, per altro che hanno capannoni una accanto all’altra, possano subire nel giro di meno di una settimana incendi di quelle proporzioni.”. “Il punto è che in materia di coincidenze siamo molto pragmatici - concludono Mugnai e D’Ettore -: ne abbiamo sempre sentito parlare, ma non ne abbiamo mai vista una... Questo però è il momento della vicinanza ai lavoratori, alle aziende, ai soccorritori ed ai tanti cittadini che hanno passato una notte di angoscia, lasciamo adesso che gli inquirenti facciano il proprio lavoro e diano le risposte agli inevitabili timori che tutto il Valdarno, e non solo, ha sull’origine degli incendi.”.