
Arezzo, calciatore morto a 21 anni: affidata perizia sullo scontro tra le auto e sul ruolo della Porsche

Perché la Mazda 2 di Gianmarco Brandini invase la corsia opposta a quella di marcia? Fu una distrazione a far perdere il controllo dell’auto al calciatore morto a 21 anni nello schianto con una Ford Puma, o invece Gianmarco - è un’ipotesi - si trovò costretto alla sterzata d’emergenza per evitare lo scontro con una Porsche in fase di sorpasso? E’ un interrogativo al quale dovrà rispondere l’ingegnere Fabio Canè, chiamato dalla procura a ricostruire nel dettaglio la dinamica del tragico incidente del 28 maggio scorso lungo la provinciale della Penna in Valdarno. In quel tratto di strada con limite di velocità 50 chilometri orari Brandini perse la vita per le gravissime lesioni riportate. Gli fu fatale l’impatto con l’altra macchina, la Ford, che centrò la Mazda del giocatore messa di traverso sulla corsia. Ci fu un terzo veicolo che andò a sbattere sui mezzi incidentati. Ma le attenzioni del sostituto procuratore Chiara Pistolesi, titolare dell’inchiesta, si sono allargate alla Porsche che, è emerso da accertamenti e telecamere, transitava di lì. Se ebbe un ruolo, se vi fu una turbativa o no è proprio quello che il consulente tecnico nominato ieri dovrà lumeggiare. Oltre ovviamente a tutte le altre componenti che determinano una collisione: direzioni di marcia dei veicoli, velocità, efficienza dei mezzi, condotta di guida, lucidità dei conducenti, guasti, imprevisti, ostacoli.
Indagati per omicidio stradale sono il giovane, 23 anni, al volante della Puma e il 53enne alla guida della macchina di grossa cilindrata. Un atto dovuto, l’avviso di garanzia, che in questi casi scatta proprio per consentire la propria difesa con la nomina di un consulente di parte che potrà seguire gli accertamenti tecnici.
Il giovane che si scontrò con Brandini in quella maledetta notte, alle 23, è assistito dall’avvocato Linella Tedeschi mentre l’uomo della Porsche ha nominato come legale di fiducia l’avvocato Martina Ircani. I familiari del 21enne morto nello scontro sono rappresentati dall’avvocato Alessandro Calussi.
Per Gianmarco Brandini non ci fu nulla da fare. Abitava nella frazione della Penna, era sulla strada di casa tra Terranuova e Loro Ciuffenna. In un istante i suoi progetti si spezzarono. Per la famiglia un dolore enorme e un vuoto incolmabile. Per gli amici e la vallata uno choc. Il ragazzo, che giocava come esterno, era apprezzato per le qualità umane e sportive. Cresciuto nella Terranuova Traiana e nella Bucinese era passato alla Fulgor Castelfranco. Pieno di vita e di sogni.
Come sempre in queste circostanze, dai rilievi di legge effettuati sul luogo dell’incidente scaturisce un procedimento penale volto a individuare le responsabilità dell’accaduto. Spesso si tratta di un groviglio di elementi combinati tra loro. Imperizie, imprudenze, omissioni, negligenze. Talvolta incidono in modo anche determinante le fatalità. All’esperto nominato dalla procura il compito di gettare luce sulla notte in cui Gianmarco Brandini ha perso la vita a 21 anni.