
Arezzo, la montagna di Poti rivive con il Festival del Benessere

Fabrizio Gargiani si divide tra l’agriturismo Borgo Nuovo di Molinelli e la Baita di Poti che ha rimesso a nuovo, dando inizio a quello che potrebbe essere il primo passo per fare rivivere la montagna cara agli aretini. Non dimentichiamo infatti che lassù, tra gli alti alberi, giace l’albergo di Poti, un tempo crocevia di cerimonie, scampagnate, grigliate e oggi solo un luogo spettrale e abbandonato. Fabrizio intanto ha rimesso a nuovo una delle baite e dal 23 al 25 luglio organizza il Festival del benessere. “Un festival diffuso - sottolinea Gargiani - che si sviluppa tra l’agriturismo e la baita”. Il successo dell’edizione 2019, svoltasi presso il parco Pertini, ha mostrato il potenziale della manifestazione, con la presenza di oltre 40 operatori ed un programma che ha superato i 100 eventi, registrando oltre 5.000 presenze stimate. Poi la pandemia e l’appuntamento che, ristretto, nel 2020 si è svolto a Molinelli. “E quest’anno - dice Fabrizio - abbiamo voluto di nuovo riproporre questo appuntamento, ma mettendoci dentro anche la Baita. Un modo questo per riportare gente a Poti e per fare riscoprire loro il nostro territorio”. Ma che cos’è il Festival del benessere. “Si tratta di un festival delle Arti del Benessere e delle discipline olistiche, è una manifestazione unica ad Arezzo, frutto di una progettualità che coinvolge associazioni aretine e molti operatori dal territorio italiano e internazionale, per 12 mesi all’anno con percorsi formativi e di avvicinamento alla manifestazione estiva. Punti nodali del festival sono workshop, conferenze e trattamenti di prova individuali al fine di far conoscere e sperimentare le varie tecniche che il settore offre.
Numerose le attività di gruppo, eventi collaterali, spettacoli, suddivisi per aree tematiche (benessere corpo, mente, alimentazione sana). Particolare attenzione ai bambini ed alla cura dell’individuo”. Madrina del festival Siusy Blady. Un’occasione per riscoprire Poti e le bellezze che circondano questi luoghi. Le stesse bellezze che hanno invogliato Fabrizio Gargiani a rimettere a posto la Baita che è stata aperta lo scorso maggio e che può ospitare otto persone. “Ho sempre amato Poti - conferma Fabrizio - la nostra montagna. Ho bellissimi ricordi e tantissimi filmini degli anni '70 che facevamo nelle nostre vacanze a Poti e vedevamo poi con il proiettore super 8 in famiglia. Momenti unici in quello che era il posto delle vacanze degli aretini prima di scoprire la riviera romagnola". E dopo la riapertura, la Baita è stata scoperta da diversi turisti che amano soggiornare in un posto unico e decisamente tranquillo. “In queste settimane ho avuto molti turisti italiani e anche stranieri. Segno che la scelta di restare qualche giorno isolati dal mondo o quasi piace e affascina sempre”.