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A Cortona lanciati in cielo falchi per mandare via i dannosi piccioni: "caccia senza vittime"

Lilly Magi
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E’ iniziata la guerra al piccione. Un conflitto senza armi e senza vittime, specifica il comune di Cortona, e che servirà ad allontanare la popolazione di colombe presenti nel centro storico ed oltre. A illustrare il progetto è il dirigente della manutenzione - lavori pubblici del comune, Licia Ortolani. “Abbiamo fatto un accordo con una ditta che possiede una serie di rapaci utili per il contenimento ecologico dei volatili; dopo tutti i vari passaggi burocratici, c'è stato il volo di due falchi, che sono partiti dal centro storico e ovviamente hanno allargato le loro virate in giro per il Cortonese”. Ortolani prosegue: “Questi volatili sono muniti di Gps per essere monitorati minuto per minuto, metro per metro. Questi uccelli faranno una decina di voli di questo genere nei giorni che gli specialisti riterranno idonei; il programma si dovrebbe concludere con i primi di ottobre. In pratica saranno 10 step della durata di un'ora circa, compiuti da due falchi. Di questo pennuto è rinomata la sua capacità di catturare anche le colombe ed è molto temuto dalle stesse colombe, quindi si pensa che la sola presenza dei falchi porti i piccioni a migrare altrove”. La dirigente comunale Ortolani va avanti: “In questo modo risolveremo un problema annoso che affligge gli abitanti e i monumenti del centro cittadino, questi volatili riescono a moltiplicarsi velocemente e a creare una produzione di escrementi che danneggia i monumenti, insudicia vicoli e strade e può causare malattie. I falchi li abbiamo ingaggiati proprio per convincere le colombe a migrare in luoghi più rupestri e meno abitati. Se il programma iniziato ieri non darà i frutti sperati, ripeteremo più avanti l'operazione”. Questo progetto si chiama “Bird control con rapaci” . 
In questo caso sarà usato il falco, addestrato ad attaccare il piccione in una simulazione di caccia: quando un falcone è in caccia ha una silhouette particolare (le ali sono portate più̀ all'indietro, il volo impetuoso) diverso da quando il falco vola per spostarsi da una zona ad un'altra. Lo scopo è di far credere al piccione che il falco sia in caccia e quindi stressarlo. È la colonia che deve decidere di andarsene continuando a stressarla per mezzo del volo di predazione del falco. Naturalmente la cosa funziona se ad ogni intervento i voli si prolungano per l'intera giornata, non dando al piccione la possibilità di rilassarsi. Il programma in essere ha avuto il parere favorevole: Azienda Usl Sud est, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio; dell' Arpat, dell' Ispra, della Regione Toscana - Direzione Generale Agricoltura e sviluppo rurale Settore Attività Faunistico-venatoria, pesca dilettantistica, pesca in mare.