
Moda, studenti realizzano abiti e borse con bucce di mela e gusci di crostacei

Eleganti abiti da sera realizzati con materiali di scarto, borse alla moda create con la buccia delle mele: questi alcuni dei pezzi della collezione ecosostenibile presentata dagli studenti e studentesse dell’indirizzo moda dell’Isis Valdarno al Maker faire Rome 2021, il più grande evento europeo su innovazione, robotica e intelligenza artificiale.
Seppur in forma virtuale, la scuola valdarnese ha presentato un progetto che unisce alta moda e rispetto dell’ambiente dal titolo “Eco-La sostenibilità da indossare”. La classe coinvolta è stata la quarta dell’indirizzo moda professionale “Industria e Artigianato per il Made in Italy”, che ha sviluppato il progetto con il supporto dei docenti delle materie tecnico-professionali, approfondendo i temi sulla sostenibilità con ricerche e documentari. Gli studenti sono stati supportati nelle realizzazioni dalle professoresse Silvia Chialli Frangipani Silvia Valentina Teoli e dal professor Sebastiano D’Ammassa e hanno creato abiti, gonne, giacche e accessori interamente realizzati con fibre Bio-Based o filati 100% second life, per una visione etica di economia circolare che coinvolge sia il prodotto che il consumatore e che mantiene i valori di bellezza, creatività e originalità che contraddistinguono il Made in Italy. Il lavoro di ricerca e di realizzazione si è svolto attraverso un’analisi attenta delle nuove prospettive del settore tessile nel campo della sostenibilità.
I capi di abbigliamento sono stati realizzati con materiali certificati "Global organic textile standard" (certificazione promossa dalle principali organizzazioni internazionali leader nell'agricoltura biologica, al fine di garantire uno sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile, n.d.r), cotone bio con fibre rinnovabili (caffè, bamboo, menta e fibre di alghe) e fibre proteiche (per lo più gusci di crostacei provenienti dall’industria alimentare miscelati con la cellulosa senza l’impiego di solventi) e fibre naturali come la cinese l'ortica-ramiè; per la realizzazione degli accessori sono stati utilizzati materiali 100% second life.
“Il progetto ha notevolmente sensibilizzato gli studenti verso i temi della sostenibilità e del rispetto ambientale, attraverso l'applicazione in contesto reale e lavorativo delle teorie di riuso e riciclo.
Dietro la realizzazione di ogni abito, dicono i docenti che hanno seguito il progetto, è stato infatti effettuata una lunga ricerca sui materiali utilizzati e sui vari processi di produzione”.