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Sansepolcro: rissa davanti alla scuola. 14enne ferisce coetaneo per gelosia

Davide Gambacci
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Colpisce il compagno di scuola alla testa con un cacciavite, mentre all’altro sferra un pugno in volto. Attimi di apprensione e anche di paura ieri mattina, poco prima delle 8, davanti alla scuola secondaria ‘Michelangelo Buonarroti’ di Sansepolcro (le medie, ndr). Alla base di tutto ci sarebbero futili motivi i quali, però, andavano avanti da qualche giorno: esattamente da sabato, quando all’interno di alcune chat whatsapp erano volate parole pesanti e anche minacce. Questioni amorose principalmente, poiché ci sarebbe di mezzo pure la gelosia per una ragazzina coetanea. All’apparenza – seppure saranno gli inquirenti a doverlo stabilire con precisione – sembrava un piano quasi pronto anche perché difficilmente si viene a scuola muniti di cacciavite. Il tutto si è verificato all’esterno dell’istituto quando ancora non era suonata la prima campanella ed ha coinvolto tre ragazzi, tutti di origine albanese seppure da anni residenti in Valtiberina con la famiglia. Dalle parole pesanti non appena si sono incrociati, si è passati ben presto alle mani: è intervenuto un terzo soggetto, anch’esso 14enne, per tentare di difendere l’amico che è però stato raggiunto da un pugno all’altezza del labbro superiore. Lo stesso 14enne, poi, ha estratto dalla tasca del giaccone un cacciavite colpendo il secondo compagno alla testa. Il tutto si è consumato in pochi istanti davanti agli occhi di alcuni adulti, i quali non hanno fatto in tempo ad intervenire. Il ragazzo è caduto a terra: subito è stato chiamato il personale medico del 118, anche perché iniziava a perdere sangue; sul posto l’automedica e l’ambulanza della Croce Rossa che ha soccorso i due ragazzi medicati dapprima sul posto. Nessun punto di sutura, solo riposo ma con una settimana di prognosi. Episodio senza dubbio gravissimo in primis per essersi verificato nel periodo scolastico – seppure fuori dalla scuola – e poi per avere come protagonisti degli adolescenti. Una mattinata decisamente movimenta quella che si è consumata a Sansepolcro. In via del Campo Sportivo sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Sansepolcro, più precisamente del Nucleo Operativo e Radiomobile, per far luce sulla questione e capire se possono esserci anche conseguenze future. Sono stati avvertiti immediatamente i genitori dei ragazzi, poi ascoltati dai militari dell’Arma per capire cosa ci possa essere alla base di questi rapporti così tesi che hanno poi innescato questo gesto così violento le cui conseguenze potevano essere decisamente più complesse. La chiave è racchiusa proprio in una chat whatsapp dove erano volate parole e soprattutto minacce anche pesanti. Fortunatamente – aspetto da sottolineare – si tratta di un episodio piuttosto isolato con la speranza che possa essere anche l’unico, anche perché non si registrano casi di questo tipo negli ultimi anni che interessano i giovani.