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Operaio morto nel macchinario, caduto da postazione con parapetto. Punti oscuri, inchiesta per omicidio colposo

Luca Serafini
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E’ morto nella tramoggia che riduce in frammenti mattoni, pietre, tegole, cemento armato. Una fine atroce. E finora senza spiegazioni. Francesco Brenda aveva 51 anni e da una vita lavorava alla Mariotti Calcestruzzi, operosa ditta casentinese attiva dal 1967. Pare che nessuno lo abbia visto cadere dalla piattaforma sulla quale ieri alle 10 operava al quadro comandi.

Quindi non si sa perché sia precipitato di sotto, nel macchinario che lo ha stritolato: se si trovasse oltre la ringhiera di protezione, se la barriera fosse adeguata in altezza al suo fisico robusto, se c’è stata una manovra non corretta, se è stato un malore, una distrazione, un deficit di sicurezza o che altro. Di certo c’è che Francesco Brenda, padre di due figli minorenni, ieri è uscito da casa, accanto al santuario di Santa Maria del Sasso, e si è recato all’azienda in località la Nave come faceva ogni santo giorno per guadagnarsi da vivere.

 

 

 

Ma nel luogo di lavoro ha perso la vita e questo è inaccettabile. Il sostituto procuratore Marco Dioni attende per oggi le prime relazioni dei carabinieri di Bibbiena e degli esperti del Pills, il servizio dell’Asl che mette a nudo criticità ed eventuali mancanze di prevenzione e sicurezza. Intanto a Bibbiena si piange. Incredulità, sgomento, dolore. La salma è composta all’obitorio dell’ospedale del Casentino in attesa dell’autopsia che il magistrato disporrà per escludere o meno il malore.

 

 

 

Decisivi saranno gli accertamenti sulla tramoggia, sotto sequestro, e la raccolta di testimonianze tra i colleghi di lavoro, i titolari dell’azienda, le figure preposte alla sicurezza. Il dubbio, in questi casi, è che la routine di gesti quotidiani possa lasciare spazio a procedure non appropriate e pericolose. Ma tutto è ancora da appurare. Qui arrivano camion di materiale proveniente da demolizioni e le macchine lo triturano, lo separano, ne ricavano nuovi inerti preziosi per l’edilizia. C’è l’area scarico, ci sono i nastri che trasportano la roba, le tramogge metalliche che sminuzzano con forza impressionante ogni cosa e poi tutto il resto del percorso fino al prodotto finale.

 

 

 

L’operaio Brenda ci lavorava da più di vent’anni alla Mariotti, esperto, capace a guidare camion e ruspe e a condurre gli impianti automatizzati dell’azienda. Ieri infatti era lì su quella specie di plancia, la postazione di comando che sovrintende il lavoro della tramoggia. Ma come ha fatto a cadere di sotto superando il parapetto alto, pare, un metro? E’ successo pochi minuti dopo le 10. Ad accorgersi della tragedia sono stati i colleghi. Niente da fare per Francesco. L’arrivo dei soccorritori è stato purtroppo vano. Poi i vigili del fuoco, i carabinieri. La pietosa opera di recupero del corpo offeso dal micidiale frantoio.

 

 

 

Da stamani sarà formalmente aperto un fascicolo in procura per omicidio colposo. Poi ci saranno inevitabilmente degli indagati per eseguire le perizie. Ci saranno indagini da sviluppare. Ci sarà tutto il rituale di queste tragedie, accompagnato dal grido generale contro le morti bianche. Ma intanto Francesco, “gigante buono”, 52 anni ancora da compiere tutti dedicati al lavoro, non c’è più.