Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Arezzo, caos cimiteri. Donati (Pd): "Posti pochi e costano fino a tremila euro"

Francesca Muzzi
  • a
  • a
  • a

“Hanno ampliato il cimitero di Cincelli e non quello di Olmo”. Giovanni Donati, consigliere comunale del Pd, parla con i numeri in mano e con le visite che lui stesso ha fatto un anno fa in tutti i cimiteri aretini. Dopo i casi di Olmo e di Policiano, Donati parla dello stato in cui versano i 51 cimiteri di Arezzo e provincia. Già nell’aprile di un anno fa, il gruppo consiliare presentò un’interrogazione in merito alle condizioni soprattutto dei cimiteri di campagna. E lo stesso ha fatto, insieme a Scelgo Arezzo, nello scorso consiglio comunale. 
“Ci sono due aspetti che non vanno trascurati - dice Giovanni Donati - Il primo è che alcuni cimiteri vengono ampliati anche troppo rispetto ai residenti che ci sono, come quello di Cincelli per esempio e altri invece dove i defunti sono costretti a riposare lungo i vialetti, perché non ci sono posti”. Come è successo a Olmo che un defunto è stato seppellitto a Frassineto, proprio perché non c’era posto. A proposito di questo, Donati mostra i dati di un anno fa raccolti in giro per tutti i cimiteri aretini e li raffronta con ciò che accadeva nel 2017. “Per esempio ad Antria c’erano 13 posti liberi nel 2017, mentre oggi ce ne sono 3. Ad Agazzi i posti erano 15 e oggi 4. E ancora a Santa Firmina da 25 si è passati a uno. Sono datati febbraio 2021 - prosegue Donati - ma mi dicono che la situazione in questo anno non è cambiata quasi per niente”. E la lista continua. Per esempio si legge che a Vitiano da 9 posti che c’erano nel 2017, adesso sono 4. E basta poi guardare quello che succede nei cimiteri e le storie delle famiglie per capire di come si stiano assottigliando i posti nei Campisanti della periferia di Arezzo. “Una situazione - prosegue ancora Donati - che è davvero incredibile, pensando anche al costo di queste tombe. Per un posto ci vogliono in media sui 3 mila euro, mentre per mettere i mattoni e murare un forno 590 euro più iva”. E magari, come è successo alla famiglia di Policiano, quando la tomba viene aperta si trova completamente allagata. “Anche su questo aspetto bisogna lavorare. Oltre che capire come mai una tomba è allagata, anche rendere la sepoltura delle ceneri e le successive visite ai defunti più agevoli per i parenti. Non si possono utilizzare posti in alto dove chi fa visita rischia di cadere se sale su una scala”. Quello che dunque chiedono gli esponenti del Pd: “E’ non lasciare che i cimiteri, soprattutto quelli di periferia, vengano trascurati. Chiediamo maggiore attenzione da parte di Multiservizi. Vogliamo che i nostri defunti abbiano una sepoltura dignitosa e che episodi come quello successo a Olmo e Policiano non si verifichino più, anche se abbiamo purtroppo testimonianze quasi quotidiane di quello che accade”. E sull’argomento cimiteri, anche l’altro consigliere, Alessandro Caneschi, sempre del Pd, è voluto intervenire:
“È necessario un piano serio sui cimiteri - ha ribadito - che da un lato preveda un regolare programma di estumulazioni e dall' altra una serie di ampliamenti partendo dai cimiteri di periferia. Serve un programma che preveda anche il posizionamenro di urne per le ceneri in posizioni adeguate e non solo nelle file più alte, visto il crescente ricorso alla cremazioni”. Caneschi batte anche su un altro punto: “Venga assunto personale adeguato alla Arezzo Multiservizi: perché è stato bandito un concorso da dirigente ingegnere e poi non è stato mai assunto? Forse non era di gradimento il vincitore? Forse si vuol continuare con le laute consulenze che durano da anni?”, chiede, concludendo, al sindaco Ghinelli.