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L'Arezzo si gioca un po' di futuro tra la trasferta di Montespaccato e l'assemblea dei soci

Nicola Brandini
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È la vigilia della sfida con il Montespaccato e l’Arezzo è concentrata sul campo in attesa di sviluppi a livello societario. Mercoledì prossimo è in programma l’assemblea dei soci, e sarà una data da segnare con il rosso sul calendario, ma prima c’è il campionato e una trasferta molto complicata per la squadra di Mariotti.

Il Montespaccato naviga nella zona bassa della classifica, quattro punti sopra alla soglia dei play-out, ma in casa è avversario scomodo. La squadra di mister Mucciarelli, che gioca le sue partite interne allo stadio “Don Dino Puglisi”, tra le mura amiche ha perso una sola volta in questa stagione (il 5 dicembre scorso, 0-1 contro il Cannara).

Per l’Arezzo quindi si prospetta una partita non semplice, soprattutto perché si giocherà in un campo sintetico che può diventare un fattore determinante. In questa settimana la squadra amaranto si è sempre allenata ai campini in erba naturale dell’antistadio, con Mariotti che per questa partita si ritrova ad avere a disposizione quasi tutti i componenti della rosa. Le tre eccezioni, per i quali non ci sono novità, sono Pizzutelli, Giofrè e Magliocca, tutti e tre alle prese con guai fisici.

Nell’allenamento di ieri, l’ultimo aperto prima della rifinitura blindata all’interno del Comunale in programma questa mattina, Mariotti ha mischiato un po’ le carte. I rientri dalle rispettive squalifiche di Calderini e Frosali non sono di poco conto, anche se è probabile che al centro della difesa verrà riproposta la coppia Biondi – Van der Velden. Per quanto riguarda l’attacco, e quindi l’impiego di Calderini, è invece più improbabile che Mariotti voglia privarsi dell’estro dell’ex Tiferno. Ma ci sono sempre gli under da tenere in considerazione e solo in base a dove verranno schierati si potrà “modellare” la formazione.

Sugli esterni Campaner e Ruggeri dovrebbero partire dal 1’, così come è scontata la presenza di Colombo tra i pali. I tre under Lazzarini, Mancino e Marras sono tre potenziali titolari, ma è molto improbabile che vengano schierati tutti insieme dall’inizio. La sensazione è che Mariotti voglia provare il tridente offensivo di peso con Calderini e Cutolo alle spalle di Persano, e così facendo si alzerebbero le quotazioni di Lazzarini a centrocampo insieme a Pisanu e Benedetti. Gli ultimi dubbi di formazione, ammesso che Mariotti ne abbia, verranno sciolti nell’allenamento di rifinitura di questa mattina. 

Lato societario, invece, pochi dubbi sull’aumento di capitale che la Mag delibererà all’assemblea dei soci di mercoledì prossimo. Lo ha confermato anche l’ad della S.S. Arezzo Sabatino Selvaggio giovedì sera alla trasmissione ‘Caffè Bollente’ su Teletruria. “Se una dirigenza volesse andare via, non avrebbe senso fare questo”, ha dichiarato Selvaggio. Intanto però i rapporti con il socio di minoranza, Orgoglio Amaranto, sono ai minimi storici, come dimostrato dallo scambio di lettere nei giorni scorsi tra il Comitato (che ha preso le distanze da un certo tipo di gestione societaria) e la proprietà.