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Arezzo, la proposta che fa discutere: "Alle sagre piatti vegani"

Francesca Muzzi
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La proposta è destinata a fare discutere. Michele Menchetti, consigliere comunale del Movimento 5 stelle chiede alle sagre di aggiungere al proprio menù “piatti vegani, vegetariani e per celiaci”. “Anche solo un piatto di pasta al pomodoro, ma in questo modo non si discrimina nessuno”, dice il consigliere no green pass, Menchetti. Ora, per chi organizza, diventa difficile capire e coniugare ocio al forno, tagliata, bistecca, prosciutto, con una portata, scritta nel menù “vegana”. “Mi rendo conto che alle sagre è difficile parlare di vegetariani e vegani, però ci sono anche famiglie che si privano di andarci, proprio perché non ci sono menù per chi ha altre esigenze. Magari sarà più complicato - prosegue Menchetti - mettere piatti adatti ai celiaci, ma almeno qualcosa che possono mangiare chi non mangia carne, questo penso che sia normale e che potrebbe essere fatto”. Ma come e dove inserirlo, visto che il menù delle portate è di sei piatti? “Possiamo farla diventare una settima portata”, risponde il consigliere. Non è è fatta attendere la replica di Flavio Sisi, presidente del comitato sagre: “Nel 2022 - dice - i problemi reali sono altri. Chi viene alle nostre sagre sa cosa vuole mangiare. La tradizione culinaria contadina ha di per sé molti piatti poveri a base di verdure e le sagre che vogliono proporli, lo fanno già. Non vedo la necessità di un'ulteriore imposizione e mi stupisco che tale richiesta venga da un consigliere che porta avanti battaglie sulla libertà di scelta personale. Sinceramente rivendichiamo il diritto di proporre i nostri menù in totale autonomia”. Della serie “lasciateci cuocere i nostri costolicci”. Ma la proposta di Menchetti non è l’unica a scombinare, per così dire, il mondo delle sagre che cerca di risvegliarsi quest’anno dopo il lungo periodo della pandemia. “Vorremmo avere delle sagre più green - dice Menchetti - e ciò mi riferisco al fatto che, per esempio, ci fosse un volontario ai bidoni dell’immondizia che guidasse gli utenti a gettare i rifiuti nella maniera più corretta. Oppure usare detersivi che facciano meno male possibile all’ambiente. E quando non è possibile utilizzare le stoviglie di ceramica, prendere piatti e bicchieri riciclabili. Tutto ciò in coerenza con il nostro programma presentato prima delle elezioni comunali un anno fa”. Ma anche su questo Flavio Sisi, replica: “Per quanto riguarda l'aspetto sulla gestione dei rifiuti mi preme sottolineare che le sagre, e comunque tutti gli eventi di somministrazione temporanea, devono già sottostare ad un disciplinare del 2014 antecedente al regolamento sagre ormai noto e precursore dell'ideologia ecologica attuale che tocca i temi del free plastic e della raccolta differenziata. Dirò di più - sottolinea Sisi - annuncio in anteprima che siamo in contatto con l'ufficio ambiente del comune per instaurare una collaborazione fattiva proprio in questo campo”. “Nel momento più critico - conclude Sisi - quello della ripartenza, le sagre vanno sostenute e sopportate perché sono la vera anima di tante piccole frazioni". 
E a proposito di sagre e di commissione, martedì scorso si sarebbe dovuta tenere la riunione, che però è stata rinviata alla settimana successiva. All’ordine del giorno anche la discussione sulla riammissione della sagra della tagliata di Agazzi che è arrivata tardi nella documentazione per essere inserita nel calendario delle sagre. Non ci dovrebbero essere problemi ad ammettere anche Agazzi tra le sagre che ripartiranno dal prossimo maggio dopo due anni di stop dovuti alla pandemia.