Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Arezzo, alloggi popolari per accogliere i profughi dall'Ucraina

Francesca Muzzi
  • a
  • a
  • a

Alloggi popolari per accogliere i profughi dall’Ucraina. Il progetto pilota di Arezzo Casa partirà nei prossimi giorni da Foiano dove tre abitazioni saranno consegnate ad altrettante famiglie, se ce ne sarà la necessità. Lorenzo Roggi, presidente di Arezzo Casa, in questi giorni ha fatto una ricognizione sulle varie abitazioni. Per capire come e quali possono essere disponibili ad accogliere - eventualmente - famiglie che arrivano dall’Ucraina. “La nostra edilizia pubblica - spiega Roggi - si basa su graduatorie stabilite, però accanto a questa abbiamo case in edilizia sovvenzionata che, in caso, possono essere concesse. In questi giorni abbiamo fatto una ricognizione in giro per la città e per la nostra provincia per capire quante ne abbiamo”. “Ad Arezzo - prosegue Roggi - ci sono le case di Pescaiola il cui bando scade domani e vediamo come andrà, poi abbiamo una costruzione importante a Foiano e poi ancora a San Giovanni Valdarno”. Ma sarà proprio dalla Valdichiana che comincerà quello che il presidente chiama “progetto pilota”. “Abbiamo individuato tre alloggi a Foiano che possono essere messi a disposizione. Per il momento si parte in questo modo, sempre che ci sia necessità di accoglienza”, dice ancora Roggi. In questo progetto, cammin facendo, potrebbero aggregarsi anche altri enti, come per esempio il Thevenin per accogliere i bambini insieme alle mamme. “Aspettiamo quello che ci dice la Prefettura”, prosegue ancora Roggi. Le regole infatti che stabiliscono l’accoglienza verso i profughi sono state elencate durante il tavolo per l’emergenza che si è svolto in Prefettura lunedì scorso. Da quanto è emerso, le famiglie ucraine se non hanno un appoggio di amici o di parenti nel nostro territorio, l’accoglienza sarà - appunto - gestita dalla Prefettura che lo inserirà nei percorsi già attivi per casi analoghi. Il Comune di Arezzo si raccomanda che non sono consentite iniziative di ospitalità da parte di privati eccetto il caso di rapporti personali consolidati, ma comunque sono ben accetti tutti coloro i quali vorranno segnalare la loro disponibilità che potrebbe essere preziosa qualora le presenze dovessero essere massicce e tali da non poter essere gestite totalmente dalla rete di accoglienza istituzionale. E tra i percorsi c’è anche questo di Arezzo Casa che ha messo a disposizione i tre alloggi. E in questi giorni oltre agli aiuti che vengono mandati nelle zone di confine, ci sono state delle riunificazioni familiari, oppure ucraini che hanno trovato posto e ospitalità da amici. Anche in questo caso, dal Comune raccomandano: qualsiasi cittadino ucraino presente in città deve essere segnalato a Questura, Comune, Asl e all’Ufficio scolastico al fine di attivare tutti i percorsi di sostegno di tipo sanitario, educativo e sociale.