
Arezzo, tre alberghi disponibili ad accogliere i profughi dell'Ucraina

Continentale, Minerva ed Etrusco. Sono questi tre, per il momento, gli alberghi che hanno dato la disponibilità ad accogliere i profughi dell’Ucraina.
“Ancora una volta Arezzo da prova della generosità e della solidarietà che la contraddistinguono. A poche ore dalla firma della convenzione tra le associazioni degli albergatori e la Regione Toscana, già tre strutture aretine hanno dato la loro disponibilità. Ringraziamo gli hotel Continentale, Minerva ed Etrusco (quest’ultimo aveva anche ospitato medici e infermieri che lavoravano al San Donato durante la pandemia ndr) per aver risposto prontamente in questo momento di emergenza. I posti nei centri di accoglienza straordinaria stanno per terminare, ed è pertanto fondamentale poter contare su strutture ricettive pronte ad ospitare coloro che arriveranno in città”. Così il sindaco Alessandro Ghinelli e il vicesindaco Lucia Tanti. Si è dunque messa prontamente in moto la macchina degli aiuti del Comune di Arezzo per l’accoglienza dei profughi ucraini. Mercoledì alla presenza del vicesindaco e delle associazioni locali di categoria, un primo tavolo di coordinamento relativo all’accordo raggiunto tra Anci, Regione Toscana, Prefetture, Comuni e categorie economiche per l’accoglienza dei profughi di guerra nelle strutture alberghiere, e immediate sono state le prime risposte. “Oltre a Continentale, Minerva ed Etrusco, risulta che anche altri alberghi e bed&breakfast stiano per formalizzare la loro disponibilità. Si tratta di possibilità di impiego di queste strutture solo nel caso di indisponibilità ed esaurimento dei posti nei Centri di Accoglienza Straordinaria, che rimangono la destinazione stabilita per coloro i quali, provenienti dalle zone di guerra, non possano essere accolte da rete parentale o di prossimità – spiegano Ghinelli e Tanti. Intanto rimane confermata la riunione di oggi della Fondazione Arezzo Comunità per l’organizzazione della rete di supporto, qualora risultasse necessaria nell’emergenza, tra gli attori del terzo settore, per coordinare una risposta efficace e puntuale alla pluralità dei bisogni e delle necessità che potrebbero presentarsi già nelle prossime ore”.
Ma come funzionerà, in soldoni, la disponibilità degli alberghi aretini? Roberto Comanducci è il presidente degli albergatori aretini di Confcommercio e spiega la rete degli aiuti. “C’è una cabina di regia - dice - che contatterà le singole strutture e in base alla disponibilità accoglierà i profughi in caso di stretta necessità”.
La Regione Toscana, poi provvederà ad un rimborso, così come succedeva anche per gli alberghi sanitari. “L’alloggio - prosegue ancora Comanducci - sarà ridotto alla primissima accoglienza. Sembra quindi che i profughi, resteranno in albergo dalle 48 alle 72 ore prima di essere trasferiti altrove”. Nel pratico dunque l’albergo, una volta che sarà contattato dalla prefettura dirà se avrà camere disponibili. E da quel momento sarà attivata la macchina dell’accoglienza. Certo è che si va in un periodo - quello pasquale - dove ci saranno anche diversi arrivi di turisti in quel caso a chi dare la precedenza? “A chi telefona prima - risponde Comanducci - E comunque abbiamo anche i turisti già confermati e prenotati per Pasqua”. In un momento come questo, è dunque encomiabile che gli alberghi, nonostante i due anni di pandemia, si rimettano a disposizione delle persone che soffrono, stavolta per il conflitto. Comanducci risponde: “In questo momento non ce la siamo sentita di dire di no. Abbiamo voluto dare priorità a queste persone che stanno soffrendo e che hanno perso una casa nel giro di una notte. Anzi - conclude Comanducci - mi auguro che altri alberghi in questi giorni diano la loro disponibilità. Ma sono convinto che sarà così”.
E ieri mattina è partito il secondo tir di aiuti per i profughi ucraini raccolti in Diocesi. La Diocesi ringrazia la ditta Sgrevi per l'aiuto fondamentale nel caricamento del camion. “Grazie a tutte le persone che hanno donato e a tutti i volontari che ci hanno aiutati”, scrivono sulla pagina facebook.