
Due idraulici ustionati sul lavoro alla Newlat (ex Buitoni): la ricostruzione dell'incidente e le condizioni dei feriti

Ustionati da un improvviso getto di acqua bollente partito da una tubazione: incidente sul lavoro ieri, pochi minuti dopo mezzogiorno, all’interno dello stabilimento produttivo alimentare Newlat di Sansepolcro. Due le persone rimaste ferite: si tratta di un 22enne ed un 43enne – aiutante e responsabile degli impianti - residenti in Umbria, tra i Comuni di San Giustino e Città di Castello, addetti alla manutenzione; per la precisione idraulici.
Stavano lavorando nel reparto caldaie dove si produce vapore e acqua surriscaldata per l’essiccazione delle linee di pasta, quando qualcosa sarebbe andato storto. Uno degli operai era in piedi, mentre l’altro più abbassato poiché stavano svolgendo delle operazioni in simultanea: il primo sarebbe stato raggiunto da acqua e vapore all’altezza delle gambe, mentre l’altro nella parte alta del corpo compreso il volto.
Da tener conto che in quei locali vapore e sostanze liquide raggiungono anche i 150 gradi. Subito gravi sono apparse le condizioni dei due: sono stati alcuni colleghi, che hanno sentito le urla, ad allertare i soccorsi. Nel giro di pochi minuti allo stabilimento Newlat di Sansepolcro – ex Buitoni – è intervenuto il personale sanitario del 118 con l’automedica della Valtiberina ed un’ambulanza della Croce Rossa di Sansepolcro. Intanto, però, è stato allertato anche l’elisoccorso Pegaso – levato in volo da Grosseto – poi atterrato all’interno del perimetro dello stabilimento ubicato nella zona industriale lungo la Senese Aretina.
I due operai sono stati stabilizzati sul posto, dopodiché il Pegaso ha provveduto al trasferimento al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale “Bufalini” di Cesena. I medici hanno riscontrato ustioni di terzo grado, per entrambi, in varie parti del corpo. Il ventiduenne è stato dimesso, l’altro dovrà restare in osservazione due o tre giorni. All’interno dello stabilimento biturgense sono poi intervenuti i vigili del fuoco da Arezzo e dal distaccamento locale, oltre ai carabinieri della Compagnia di Sansepolcro ed il tecnico del Pisll (Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro).
Le conseguenze potevano essere ben più gravi per entrambi: il locale caldaia si trova nel retro rispetto all’ingresso principale; è un po’ il cuore di tutto lo stabilimento poiché si produce vapore e acqua bollente utilizzata per l’essiccazione della pasta. Sulle cause vige ancora il più stretto riserbo: la prima cosa da stabilire è quella se si sia trattato di un guasto improvviso, ricordiamo erano in corso delle operazioni di manutenzione, oppure di un errore umano. Per il momento sono diversi i filoni su cui stanno lavorando gli inquirenti. Due ore in cui all’esterno dello stabilimento Newlat di Sansepolcro si è raccolta tanta gente, attratta dall’elisoccorso Pegaso 2 atterrato proprio nello spazio verde a pochi passi da dove si è consumato l’incidente.