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Arezzo, Soprintendenza frena sul progetto delle auto sopra il tetto del condominio destinato a giardino

Luca Serafini
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La Soprintendenza ci ripensa e frena sul progetto delle auto sopra l’edificio di via Pietro Aretino in zona Sant’Agostino. Un piano in più nel parcheggio esistente, di questo si tratta. E’ stata accolta la richiesta di riesame presentata dal condominio Abic srl attraverso l’avvocato Roberto Alboni e indirizzata all’ente preposto per la tutela dei monumenti, del paesaggio e del patrimonio artistico. L’atto porta la firma del soprintendente, architetto Gabriele Nannetti, e di fatto segna un ripensamento rispetto al parere positivo che la stessa Soprintendenza aveva espresso in precedenza. Un atto certamente interlocutorio, quello di adesso, che non spazza via il progetto contestato ma apre un nuovo momento di riflessione. Era il 4 marzo 2021 quando l’ente rilasciò un pronunciamento sulla pratica denominata “Lavori di riqualificazione parcheggio autorimessa garage Sant’Agostino” proposti dalla proprietà dell’autorimessa. In quella data il parere non era stato di diniego in relazione ad un’area sottoposta a tutela indiretta per la presenza del complesso monumentale costituito dalla chiesa di Sant’Agostino. Da parte dei cittadini che insistono sul condominio interessato c’è però malumore per una serie di motivi, in primis il mancato rispetto del progetto e delle intese originarie: sulla copertura del palazzo doveva essere realizzato un giardino pubblico e non un ulteriore spazio per le automobili, tra l’altro con incremento del traffico già pesante in zona. L’istanza di riesame di quel parere favorevole è stata argomentata dall’avvocato Alboni con una dettagliata serie di motivazioni di carattere normativo e di tutela per l’impatto visivo e perfino dei rumori. “Ravvisata l’urgenza”, scrive la Soprintendenza nella risposta al condominio “sono stati effettuati ulteriori e recenti sopralluoghi nella zona circostante a quella interessata dall’intervento”. Anche se esiste un “provvedimento autorizzativo”, il soprintendente in virtù della facoltà di svolgere “approfondimenti o supplementi istruttori d’ufficio” finalizzati all’“interesse pubblico” da garantire, ha deciso di avviare un procedimento di riesame dei contenuti progettuali. Insomma, pur avendo rilasciato un “ok” al nuovo piano del parcheggio, si impone una rivalutazione. Per confermare oppure no. L’architetto Donatella Grifo sarà la responsabile del procedimento. In consiglio comunale, la giunta Ghinelli interrogata sul tema dal gruppo di opposizione Scelgo Arezzo, con l’assessore all’urbanistica Francesca Lucherini ha dato una interpretazione non negativa rispetto al progetto che, anzi, andrebbe incontro alla necessità di parcheggi in centro. Il condominio ha fatto notare, nell’istanza, l’inadempimento che si è protratto per anni, anzi decenni: il tetto dell’edificio a opera completata doveva passare al Comune, dopo la sistemazione a verde pubblico. Cosa mai avvenuta. Il nuovo progetto di Pamoa, la società, prevederebbe la riduzione dell’impatto visivo sul lastrico solare con ombreggianti a mimetizzare le auto, ma per i residenti sono insufficienti a fronte di un giardino pensile mai realizzato e di una grave turbativa in una zona di pregio della città.