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Tre nomi per il dopo Mario Agnelli al comune di Castiglion Fiorentino. Libera e centrodestra scelgono

Piero Rossi
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[/FIRMACITTA-2]Si comincia a parlare della successione a Mario Agnelli sullo scranno più alto di Palazzo San Michele. Il secondo mandato del sindaco attuale scadrà a maggio 2024: poco più di due anni alla fatidica data in cui si vedrà se il fronte moderato troverà un nuovo candidato valido per mantenere la guida di un paese che ha amministrato in gran parte dell'era repubblicana o se lo schieramento progressista individuerà un condottiero che lo porti a riconquistare il Comune guidato per vent'anni a cavallo del millennio. Gira in questi giorni l'indiscrezione che avrebbe avuto luogo una riunione del fronte moderato, alla quale avrebbero partecipato i vertici di Libera Castiglioni e vari personaggi inquadrabili nell'area di “centro-destra”, che avrebbe individuato una terna di nomi tra cui scegliere, più avanti, il nome del candidato. Sarebbero in lizza l'attuale vice sindaco Devis Milighetti, l'assessore alla Cultura Massimiliano Lachi e il presidente dell'Ente Serristori Alessandro Concettoni. Lo stesso sindaco Agnelli, nelle sue dichiarazioni di fine anno, ci aveva detto che nel 2022 sarebbe stato individuato il candidato alla sua successione, da ufficializzare nel 2023, per cui si andrebbe verso un rispetto dei tempi annunciati. Non ci sarebbero “quote rosa”, se i nomi fossero solo questi; in passato era stata ventilata una possibile candidatura dell'assessore Stefania Franceschini. Nel Consiglio comunale la maggioranza è attualmente costituita da Libera Castiglioni, formazione civica che si richiama ad un centro-destra che, a livello nazionale, risulta oggi meno unito di quanto non fosse in passato. Sotto il Cassero, tuttavia, non emergono crepe, anche perché non risultano strutture attive dei tre partiti di centro-destra, se non quella di Fratelli d'Italia, guidata da Sonia Ghezzi. Sindaco e assessori, per esempio, non risultano appartenenti a nessun partito, anche se in passato qualcuno è stato vicino a questo o a quell'altro simbolo (nel 2018 Agnelli fu anche ad Arcore; Lachi fu assessore democristiano da giovanissimo, poi con Forza Italia e con l'Udeur). Il Sindaco, che nel 2024 non si potrà ricandidare – si potrebbe aprire un capitolo sul suo futuro politico – ha dichiarato più volte che è stato un valore aggiunto della sua lista il tener fuori i partiti nazionali dalle scelte pre-elettorali. L'opposizione è oggi costituita da due gruppi. “Città al Centro”, guidata da Rossano Gallorini, rimase fieramente separata dalla lista “Castiglioni nel Cuore”, che nel 2019 candidò a Sindaco Luca Casagni, designato dalle primarie della coalizione di centro-sinistra, guidata dal Pd. Di recente Casagni ha aderito al movimento politico di Carlo Calenda, con posizioni spesso differenti rispetto all'attuale centro-sinistra, inclusivo dei 5 Stelle, che d'altra parte non risultano avere a Castiglioni un rappresentante ufficiale. Il Pd è guidato da Angiola Lucini, già assessore con Brandi e Cesarini, poi c'è Giuseppe Mazzoli con i comunisti. A sinistra non ci sono notizie di possibili candidati né di alleanze, ma in fondo mancano ancora due anni alle elezioni.