
Arezzo, imbrattano la nuova piazza della stazione: scritte e oscenità con spray e pennarelli

Inciviltà a colpi di bomboletta spray e scritte con pennarelli tratteggiate in piazza della Repubblica. È un tappeto di frasi indecenti e oscenità quello che è stato steso tra le panchine in pietra serena, bersagliate fino all'inverosimile. Le sedute sono infatti state trasformate in lavagne dell'ignoranza da vandali e incivili. Un moltiplicarsi di scritte offensive, disegni osceni di parti intime maschili e femminili accompagnate da didascalie irripetibili. È decisamente un brutto biglietto da visita riservato a chi raggiunge la città dalla stazione ferroviaria e quindi sale l'amarezza tra i pendolari e gli aretini che, passati pochi mesi dalla riqualificazione della centralissima piazza vedono, sprofondare nel degrado l'intervento di valorizzazione compiuto dall'amministrazione comunale. Un lavoro impegnativo che ha visto la piazza bloccata dal cantiere con il quale è stato cambiato look all'intera area diventata pedonale proprio per rendere la città maggiormente accogliente. Adesso gli atti incivili hanno vanificato l'opera pubblica finendo per danneggiare gli arredi. Non si tratta in questo caso di azioni di graffitari o street art. Dietro le scritte moltiplicatesi in tempi record c'è l'ignoranza e la mancanza di senso civico e rispetto del bene pubblico. Frasi contro lo Stato, offese generiche, scritte omofobe, simboli di partiti e riferimenti politici, aprono uno scenario imbarazzante. A chi frequenta la zona balzano subito agli occhi i segni dell'inciviltà. I commenti dei passanti sono in un'unica direzione. “Inaccettabile”. Piazza della Repubblica era stata riconsegnata agli aretini a fine dicembre 2020 dopo i lavori effettuati da Rfi. Un intervento oneroso con il quale l'area antistante la stazione è stata liberata dalle auto e consegnata alla fruibilità delle persone proprio perché potessero sostare e viverla. Il nuovo salotto era stato generalmente apprezzato, anche se c'è stato chi avrebbe preferito una diversa soluzione, ma l'auspicio per la comunità era quello di poterlo mantenere decoroso lontano da atti incivili. Impensabile vederlo sprofondare in un contenitore di oscenità e offese. Le scritte stratificatesi a poco più di un anno dall'inaugurazione segnano un arretramento del decoro mentre l'amministrazione comunale sta già pensando a progettare e trovare risorse per riqualificare i giardini del Porcinai dando continuità all'intervento di valorizzazione della centralissima zona. È l'assessore Alessandro Casi a condannare gli atti incivili. “Vedere vanificare in così poco tempo” commenta l'assessore alla manutenzione Alessandro Casi “l'intervento di riqualificazione compiuto da Rfi, è un dispiacere. Tra l'altro danneggiare un posto imbrattato proprio da chi lo utilizza per sedersi non fa bene a nessuno se non all'inciviltà. Sono inutili gesti che non nobilitano nessuno. Cercheremo di ripristinare il decoro cancellando le scritte indecenti e le oscenità dalla pietra sperando che possa tornare tutto come prima”. Servono soldi e altre risorse col rischio che la ripulitura non sia la soluzione definitiva. L'appello è al senso civico e al rispetto del bene comune.