
Naufragio Arezzo, il mea culpa dei giocatori: "Indifendibili". Clima pesante, punto e a capo col nuovo Dg

Dopo l’amara sconfitta di sabato sera maturata in casa contro il Gavorrano, che ha escluso di fatto la formazione amaranto dai play off di Serie D e ha complicato – e non poco – le opzioni per un futuro ripescaggio, nubi di tempesta sembrano avvicinarsi nelle prossime settimane in casa Arezzo. La rincorsa che da dicembre ha contraddistinto la squadra allenata da mister Mariotti aveva in qualche modo riacceso una flebile luce di speranza per riallacciare il rapporto tifosi-società, tantoché oltre 1.600 persone si sono radunate al “Città di Arezzo” per incitare la squadra nel primo turno di spareggi, dimostrando – ancora una volta – che la passione per i colori amaranto non si è mai spenta. Ma la prestazione – che di fatto non c’è stata – del gruppo squadra, ha riacceso delle forti delusioni conseguenti agli strascichi della retrocessione dalla Serie C dello scorso anno e dai mancati risultati della prima parte di questo campionato. In più, come se non bastassero le problematiche, il Presidente Guglielmo Manzo – contestato a fine partita in tribuna, in dei momenti in cui sono volate anche parole grosse con i supporter amaranto – pare aver fatto filtrare dei rumors legati alla sua voglia di dire stop al mondo del calcio.
Nel post partita sono intervenuti ai microfoni della stampa Cutolo e Calderini per cercare di analizzare e darsi una spiegazione sulla sconfitta. Così ha risposto alle domande il capitano, visibilmente deluso in volto: “Qualcosa è andato storto, questo è stato un vero rammarico. Eravamo riusciti dopo un bel po' di delusioni a riportare il giusto entusiasmo; conosco il pubblico da diversi anni e dal punto di vista numerico sono sempre stati grandi, ci hanno incitato per oltre novanta minuti, per cui questa sera non mi sarei mai immaginato una così forte “non prestazione” da parte nostra. Siamo indifendibili, si può perdere ma bisogna farlo in maniera diversa. Dispiace per tutte le persone che erano presenti allo stadio. Non so se a mancare è stata la grinta o l’anima, di sicuro la personalità per affrontare un certo tipo di partite. Bisogna crescere in fretta altrimenti si resta infognati in queste categorie e l’Arezzo non lo merita, non può fare la Serie D. Questa, purtroppo, è l’ennesima delusione.”
Dello stesso avviso è stato anche Calderini: “Abbiamo fallito una gara da non sbagliare, siamo amareggiati dal primo all’ultimo. Io sono uno dei più over del gruppo e mi dispiace da morire per questa uscita dai play off, sono senza parole. Sicuramente in campo abbiamo fatto meno del previsto, ci siamo schiacciati troppo e, analizzato la partita, forse dovevamo trovare una rete prima, ma sicuramente il Gavorrano è stato superiore a noi meritando la vittoria. Dove si riparte? Sicuramente la società farà le proprie valutazioni. Sono veramente dispiaciuto perché avevamo fatto una bella rincorsa e siamo arrivati terzi; risultato che dopo gli sviluppi di dicembre non era facile raggiungere. Siamo cascati sul più bello”. Insomma, saranno giorni e settimane molto importanti per il futuro dell’Arezzo, anche perché c’è una programmazione da iniziare con il nuovo Direttore Generale della società, Paolo Giovannini, che di questo forte temporale non ne aveva, purtroppo, assolutamente la necessità.