
Stragi naziste e ristori ai familiari delle vittime con il Pnrr: ultimi giorni per accedere al fondo

Sala consiliare di Badia al Pino gremita per la riunione indetta martedì scorso dal sindaco di Civitella, Andrea Tavarnesi, con i familiari delle vittime dell’Eccidio del 29 giugno 1944. Questa per informare sulle possibilità e le modalità di accesso al Fondo istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità compiuti dal Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale (nel periodo che va dal 1 settembre 1939 all’8 maggio 1945). A partecipare alla riunione molte persone venute anche da fuori comune. Presente il sindaco di Bucine, Nicola Benini. In sala anche gli avvocati Roberto Alboni e Gianluca Luongo in videoconferenza. Le istanze devono essere presentate entro il prossimo 27 ottobre.
“A Civitella c’è stata questa importante riunione”, ha spiegato il sindaco Tavarnesi, “era doveroso andare ad informare tutti i cittadini, i parenti delle vittime in particolare, che c’è questa possibilità a seguito di un decreto legge di aprile 2022, convertito in legge, che permette un risarcimento a tutte le persone che hanno subito dei crimini nel periodo della Seconda guerra mondiale da parte delle truppe del Terzo Reich. Quindi in particolare abbiamo concentrato la riunione su quelle che sono le vittime della strage di Civitella, partendo dalle vittime della sentenza del Tribunale di La Spezia in Cassazione che aveva condannato gli ufficiali tedeschi. L’obiettivo era appunto di dare conoscenza di questa possibilità, di quelle che sono poi le modalità di accedere a questo Fondo”.
Il sindaco di Civitella e gli avvocati Luongo ed Alboni hanno ripercorso le tappe processuali che hanno portato fino alla legge che istituisce il fondo legato al Pnrr per il ristoro delle vittime. La dotazione del fondo è di 20 milioni per l’anno 2023, 11,8 milioni per gli anni 2024-2025-2026 per un totale di 50 milioni di euro. Chi è che ha diritto ad accedere al fondo? Possono accedervi coloro che sono titolari di un credito contro la Germania accertato con una sentenza passata in giudicato. Il decreto prevede che possono essere introdotte nuove domande giudiziali, da parte degli eredi e prossimi congiunti delle vittime, per ottenere una sentenza di condanna contro la Germania e dopo il passaggio in giudicato si può accedere al fondo.
“Questa legge parte dal caso Ferrini e di Civitella, due casi aretini”, ha commentato l’avvocato Alboni, nipote di una delle vittime, che segue la vicenda da 17 anni. “Nel 2005 mi sono rifatto alla sentenza Ferrini, quindi partendo da lì Arezzo ha dato il via a tutta questa controversia tra Italia e Germania che poi è arrivata a questa legge che cerca di mettere fine a queste liti fra Stati. Però parte da qua. La difficoltà, se questi signori vogliono promuovere un giudizio contro la Germania, è mettere insieme le idee, le forze in questi venti giorni. Se ci riusciamo, dopo, diciamo che qualche possibilità c’è, concreta”. Alboni ha spiegato: “Vanno ricostruite queste linee, partendo dai prossimi congiunti dell’epoca, fino ai viventi che sono eredi di quelle vittime lì. Questo è il lavoro che va fatto, per il quale c’è bisogno della collaborazione del Comune di Civitella perché tutto questo poi va documentato. È un problema di certificazioni anagrafiche ma non impossibile. I casi vanno presi uno ad uno e ricostruiti. Questa causa si fa davanti al Tribunale di Roma ed è possibile fare un’unica causa, tutti insieme”. Il sindaco Tavarnesi ha concluso dando la massima disponibilità del Comune, qualora ci fossero richieste per le ricerche anagrafiche sapendo quali sono le scadenze, ribadendo lo scopo informativo della riunione.
Sa.Po.