
Arezzo, misura cautelare in carcere per l'uomo che ha ucciso la madre con il cuscino. Non va in Rems almeno per ora

Manuele Andreini, l'omicida di Calbenzano, rimane in carcere. Per ora niente trasferimento in una Rems, residenza per le misure di sicurezza. Lo ha deciso il giudice Stefano Cascone che ha sciolto la riserva sull'udienza di convalida del fermo dell'uomo di 47 anni che venerdì scorso, all'una della notte, ha ucciso la mamma Assunta, 85 anni, soffocandola con un cuscino.
Andreini è in carcere a Sollicciano: fu lui stesso a chiamare i carabinieri per guidarli sul posto, nel comune di Subbiano, dove aveva consumato il delitto e dove si è lasciato arrestare. Il giudice, nel suo provvedimento, ha revocato il fermo disposto dal pubblico ministero ed ha comunque applicato la misura cautelare alla luce degli elementi emersi in questa prima fase delle indagini condotte dal magistrato, Francesca Eva, probabilmente in ragione del pericolo di reiterazione del reato.
L'operaio è accusato di omicidio volontario, ma non è emerso alcun movente e secondo la difesa, con l'avvocato Francesco Maria Vanni Gusmano, il 47enne non sarebbe stato in grado di intendere e di volere quando ha ucciso la madre. Nell'udienza di lunedì ha risposto alle domande del gip ed ha mantenuto la linea secondo la quale non voleva sopprimere la madre e quando si è reso conto di ciò che aveva fatto ne è rimasto sconvolto e addolorato.
Si va verso una perizia psichiatrica che dovrà chiarire l'esistenza di un vizio di mente totale o parziale, legato ai disturbi dei quali l'uomo soffre. In passato aveva anche avuto un atteggiamento aggressivo contro una delle sorelle. Evidentemente il giudice ha ritenuto di rimandare la decisione sulla collocazione in una struttura sanitaria alla luce di un accertamento tecnico di esperti, che potrebbe avvenire con incidente probatorio. Intanto a Subbiano si attende il nulla osta per il funerale della donna. Le figlie della donna, sorelle dell'omicida, sono assistite dall'avvocato Paolo Romagnoli.
L.S.