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Arezzo, tunnel Baldaccio: tratto rialzato per le bici. Apertura a febbraio. Il punto sui lavori

Alessandro Bindi
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Il tunnel Baldaccio è sempre più visibile. Al lavoro per realizzare gli scarichi delle acque piovane, il piano della carreggiata riservata alle auto e la pista ciclabile che sarà rialzata rispetto al manto stradale per garantire maggior sicurezza a chi percorrerà il sottopasso in sella alle due ruote. Abbattute le ultime barriere da via Alessandro Dal Borro in zona Pescaiola verso via Baldaccio d'Anghiari il varco è ormai aperto. Procedono a pieno ritmo i lavori della maxi opera che tiene vivo l'interesse degli aretini in attesa di poter percorrere il tunnel.

La data di apertura è fissata, da cronoprogramma, a febbraio, anche se l'opera completa sarà terminata solo prima dell'estate. I lavori che permettono di ridisegnare la viabilità della zona infatti, una volta completata la realizzazione del tunnel, si sposteranno sul sottopasso attuale dove è prevista la demolizione della prima parte per lasciare spazio alla rotatoria che servirà a raccordare il via vai di auto nello snodo viario. “Siamo soddisfatti” commenta l'assessore alle opere pubbliche Alessandro Casi “per l'andamento di un cantiere che sta procedendo a pieno ritmo”. Dopo lo stop della marcia del gigantesco monolite di 4200 tonnellate, lungo 39 metri, largo 12 metri ad alto 8 inserito sotto i binari a tempo di record, adesso si lavora all'interno della gabbia di cemento armato per disegnare le carreggiate e gli scarichi.

 

 

 

“I lavori stanno designando” aggiunge Casi “il piano stradale e quello riservato alla pista ciclabile che sarà in un piano più elevato, rispetto a quello delle auto, per garantire maggior sicurezza ai ciclisti”. La prossima settimana il cantiere si sposterà di nuovo nell'area esterna del tunnel. Quella dove nei mesi scorsi ha preso forma la gigantesca struttura che è stata poi spinta con i martinetti sotto i binari della linea ferroviaria Firenze-Roma. È lì che saranno designati gli scavi per il deflusso dell'acqua piovana che dovranno poi essere collegati alle fognature già esistenti.

“Si tratta di opere” puntualizza Casi “che appaiono di poco conto rispetto all'impegnativa fase di traslazione del monolite che ha visto impegnata la ditta anche di notte per creare meno disagi possibili al transito dei treni. In realtà sono comunque fasi importanti e che si concluderanno nell'apertura alle auto del nuovo tunnel in modo che poi il cantiere possa spostarsi nell'area del sottopasso storico che verrà comunque modificato”.

 

 

 

Il progetto della nuova viabilità della doppia canna del Baldaccio, prevede infatti la demolizione di una parte del tunnel attuale dove prenderà forma una maxi rotatoria. Sarà solo a quel punto, con l'apertura alle auto di entrambi i sottopassi che l'opera potrà dirsi conclusa e l'amministrazione comunale potrà procedere all'inaugurazione con l'atteso taglio del nastro che consegnerà agli aretini una nuova viabilità capace di facilitare l'accesso alla città, magari evitando le lunghe code anche nei periodi di maggior afflusso turistico evitando quanto è accaduto nel weekend appena concluso quando un fiume di auto di visitatori si è riversato in città facendo allungare le file e i tempi di attesa degli automobilisti.