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Arezzo, fallimenti al minimo storico: 46. Le imprese che non ce l'hanno fatta. L'esperto: 2023 insidioso

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Luca Serafini
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Minimo storico di fallimenti in provincia di Arezzo: 46 nell’arco del 2022. Mai così pochi. E la spiegazione c’è: gli aiuti statali uniti al buon momento attraversato dall’economia, prima della crisi energetica. Meglio non esultare troppo, però: il 2023 nasce pieno di insidie.

Da luglio scorso non si chiamano più fallimenti e la procedura ha preso un altro nome: liquidazioni giudiziali. Ma la realtà è la stessa: imprese insolventi che non ce la fanno più a stare in piedi. Con il tribunale che interviene, preoccupandosi di liquidare il patrimonio dell'imprenditore, dividendo il ricavato in favore dei creditori in base della graduazione dei crediti. Ebbene, ad Arezzo le pratiche passate dalla sezione fallimentare del tribunale nel corso del 2022 sono state 35 con la vecchia procedura e 11 con la nuova: 46 in tutto.

Nel 2021 i fallimenti dichiarati erano stati poco di più, 49, dopo i 48 del 2020. Cifre segnate dalla pandemia e dai sostegni adottati per le imprese, ben lontane da quelle del passato quando a fine anno le croci che si contavano nel tessuto economico aretino erano il doppio, anche oltre il centinaio, nei periodi più bui. Con lacerazioni dolorose (Del Tongo e Cantarelli solo per citarne due) che via via hanno visto depauperare la manifattura del territorio.

Negli ultimi dodici mesi ad alzare bandiera bianca per cause diverse sono state imprese per lo più di piccole dimensioni operanti nei più disparati settori: abbigliamento e tessile, edilizia ed inerti, preziosi, trasporti, carta, ristorazione, energia, servizi. Nonostante il calo di dissesti dichiarati, non manca il lavoro alla sezione fallimentare del tribunale, con presidente il giudice Fabio Pani.

Il 2022 è stato tra l’altro l’anno della decisione sul concordato in continuità per la Fimer, azienda valdarnese delle energie rinnovabili con centinaia di addetti diretti e collegati, che ha rischiato il tracollo sotto il peso dei debiti ma il cui piano di risanamento e rilancio alla fine è stato giudicato meritevole di accoglimento, almeno fin qui. L’11 maggio è in programma l’adunanza dei creditori che sulla base della relazione che verrà esposta dai commissari, dovranno dare il loro voto.

Nel 2022 si è anche assistito ad un incremento delle dichiarazioni di insolvenza - ben sei - per società cooperative che operano soprattutto nell’ambito dei servizi di assistenza alla persona nelle Rsa. Sul perché i fallimenti ad Arezzo siano dimezzati nel giro di cinque anni, ci aiuta a capire l’avvocato Marcello Catacchini dello studio legale Gatteschi, esperto in questo ramo.

“La riduzione è legata a più aspetti, dal periodo di blocco delle cartelle esattoriali agli aiuti a fondo perduto e ai finanziamenti garantiti dallo Stato a beneficio del sistema imprenditoriale”. Catacchini prosegue: “Questo ha avuto un duplice effetto positivo, dare forti segnali di fiducia nei piccoli operatori per la ripartenza, e fornire sostegni concreti, ossigeno per le aziende. Poi consideriamo che da metà 2021 fino a settembre 2022 la situazione economica generale è stata straordinaria, grazie anche al 110 per cento, al ritorno del turismo, agli importanti volumi di export”.

Ma l’avvocato Catacchini frena gli entusiasmi: “Cartina di tornasole sarà adesso proprio questo 2023 nel quale si potrà verificare realmente l’impatto della guerra, del caro energia e dell’inflazione sui conti delle imprese. Vedremo la solidità della nostra economia a fronte di problemi generalizzati. Un ritorno indietro che potrebbe rivelarsi pericoloso anche considerando che tutti i finanziamenti Covid che hanno aiutato le imprese, vanno restituiti. E in caso di eventuale procedura concordataria, sono crediti privilegiati che lo Stato può vantare”.

C’è poi una tendenza che si va affermando, interpretata anche dal nuovo Codice della crisi: “La logica delle procedure - sottolinea l’avvocato Marcello Catacchini -è sempre più quella di privilegiare la continuità dell’impresa anche a fronte di forti indebitamenti. Se c’è mercato e ci sono condizioni reali di ripresa, si aiutano le società ad andare avanti, con i creditori che accettano liquidazioni anche inferiori al previsto”. 

* * *

Ecco le 46 società che hanno ammainato la bandiera e per le quali è stato sancito il dissesto.

FALLIMENTI

Viapiana srl, San Giustino, Loro Ciuffenna; Cartotecnica di Soci, Soci, Bibbiena; Giesse cave srl, Civitella; Icad srl, Camucia, Cortona; Fineschi srl, le Vertighe, Monte San Savino; Farmatrasporti, Soci, Bibbiena; Etrusca Multiservizi srls, via Lippi, Arezzo; Venere preziosi srl, Pieve al Toppo, Civitella; Mpl srl, Ferrantina, Bibbiena; Fb Metal srl; Level Group srl, San Giovanni; PL Manufacturing, via Pastore, Arezzo; Le Vertighe srl, le Vertighe, Monte San Savino; L’orto della terra srl, via Ferraris, Arezzo; Space & Sport srl, Capolona; Umami srl, Cortona; Del Serra Group srl, Ossaia, Cortona; Bacco srl, Arezzo; GME abbigliamento srl, via del Maspino, Arezzo; Fast srl, Montevarchi; BET bioenergy Toscana srl, via Martiri di Civitella, Arezzo; Perlauto, via Fiorentina, Arezzo; Montevarchi impresa srl, Montevarchi; Energy green sas di Caccialupi, Renaia di Camucia, Cortona; Aras, Poggilupi, Terranuova Bracciolini; Assigold srl, via Calamandrei, Arezzo; Omega srl già Tessitura Vignali, Strada in Casentino, Castel San Niccolò; Pegaso srl, Cortona; Ad Edil srl, La Penna, Terranuova Bracciolini; Mooby & co, via Chiari, Arezzo; Borgoblu srl, Sansepolcro; Ecologica Valtiberina srl, Sansepolcro; Tecno.co.im srls, Camucia, Cortona; Silvitex srl, via Montefalco, Arezzo; CVI Costruire valore immobiliare srl, Montevarchi.

LIQUIDAZIONI GIUDIZIALI

Idea Giovane srl, Arezzo; Società Decotech, Poggilupi, Terranuova Bracciolini; Eurofidex srl, via Montefalco, Arezzo; Società Work Style, Pieve al Toppo, Civitella; Società l’Immagine srl, Castelnuovo, Subbiano; AMP srls Doti group, Sansepolcro; Nuvlina srl, Terranuova Bracciolini; Irs srl, Terranuova Bracciolini; Martinelli associati srl, San Giovanni; Strategic Therapy Center, via de Redi, Arezzo; Manganelli Alessandra ditta individuale Notorius caffè, Cavriglia.