
Arezzo, caccia chiusa in negativo. "Pochi cinghiali"

Arezzo, bilancio in negativo per la stagione della caccia al cinghiale, che domenica scorsa ha chiuso i battenti. Insoddisfatti i cacciatori che lamentano (e non solo ad Arezzo) come quest’anno gli animali abbattuti sono stati circa la metà di quelli autorizzati. Si parla per l’Atc Arezzo 1 di 4.009 capi abbattuti sui 7.725 autorizzati dal piano di prelievo, con una proporzione simile per l’Atc Arezzo 2 dove dei 2.336 autorizzati ne sono stati abbattuti 1150.
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Si parla in sostanza del 52% del piano. Pare che nonostante la presenza massiccia in prossimità dei centri abitati, gli animali sarebbero invece diminuiti nelle zone di battuta. E salta fuori il lupo tra i responsabili del calo in montagna e collina della presenza dei cinghiali.
“I risultati sono stati deludenti quest’anno, perché soprattutto in montagna, dove le squadre hanno le aree vocate c’è un’eccessiva presenza di lupi che spinge i cinghiali nelle zone di pianura - commenta il presidente provinciale Enalcaccia Iacopo Piantini -. Degli animali previsti come piano di caccia, in realtà ne sono stati abbattuti la metà”.
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Cala il numero dei cinghiali abbattuti e anche delle squadre. Molte infatti si sono accorpate, dal momento che dalle regioni vicine, ovvero Umbria ed Emilia Romagna, arrivano sempre meno cacciatori. Per quanto riguarda le altre specie cacciabili, in calo anche i caprioli, per i quali la caccia di selezione si chiuderà a marzo.
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