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Castiglion Fiorentino, dona gli organi a sette persone: il grande gesto di Gina morta a 57 anni

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Aveva 57 anni e il sorriso di chi di là dal bancone di una pasticceria serve cose dolci e prelibate, che rendono migliore una giornata, che sia di festa o di lavoro. Gina Bennati si è spenta nei giorni scorsi al policlinico Le Scotte di Siena dove era ricoverata in seguito ad una emorragia cerebrale. Si era sentita male e la corsa in ospedale, purtroppo, si è rivelata vana per porre rimedio al grave danno interno. La scomparsa di Gina, moglie del rinomato pasticcere Gino Bernardini, mamma di Francesca, Sara e Giacomo, ha commosso tutto il paese di Castiglion Fiorentino.

Ha suscitato cordoglio e tristezza veder sparire all’improvviso una di quelle persone dinamiche e gentili, che fanno parte della quotidianità e che la gente associa a momenti positivi, occasioni di incontro: il caffè, il buongiorno, la convivialità. A lenire il grande dolore dei cari e a dare un segnale forte a tutta la comunità, è stato però il gesto della donazione degli organi. Sette persone grazie a Gina possono vivere meglio di prima, con una prospettiva tutta nuova. Gina ha donato il cuore, il fegato, i reni, la cute, le cornee.

Una parte di sé ricevuta da pazienti in lista di attesa. L’Aido, associazione italiana donatori di organi tessuti e cellule, di cui il castiglionese Alessandro Agnelli è vice presidente regionale, ha sottolineato il valore di questo gesto affiggendo manifesti pubblici. Poter essere utile anche nel passaggio da questa vita all’altra, era una volontà espressa da Gina. Tutti possono esternare questo desiderio, sulla carta d’identità o comunicandolo ai propri congiunti. L’altruismo di Gina, la disponibilità, l’impegno come mamma, moglie e lavoratrice al pubblico, hanno avuto la naturale prosecuzione con il dono degli organi. La comunità, che la piange, ha un motivo in più per dirle grazie.

Lu.Se.