Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Arezzo, morta nell'auto centrata da camion. La perizia rivela: il carico, la velocità, il sorpasso

Luca Serafini
  • a
  • a
  • a

Un camion frigo troppo carico di generi alimentari, un sorpasso azzardato, le ruote che esplodono nell’urto con una macchina, il mezzo impazzito che invade la corsia opposta, piomba sull’auto di una giovane madre che sta recandosi al lavoro e la uccide nella Lancia Y schiacciata contro il guard rail. La tragedia del 26 ottobre 2022 nel tratto maledetto della SR71, a Marcena, ora è ricostruita nel dettaglio dalla consulenza tecnica depositata in procura dall’ingegnere Fabio Canè. Il conducente del camion, un trasportatore di Perugia, 59 anni, è indagato per omicidio stradale e lesioni. Quella mattina alle 7.41 Linda Cecconi, dipendente del Comune di Arezzo, 41 anni, perse la vita sul colpo. Andava al lavoro. Altre due persone, un uomo e una donna, rimasero ferite nella carambola. 

Il camion proveniva da Arezzo con direzione Casentino per la consegna nei supermercati. E’ risultato con un carico eccedente il limite consentito (mille chili in più). E anche questo avrebbe influito. L’uomo umbro alla guida, G.A. le iniziali, secondo la perizia procedeva a 90 km orari nel tratto rettilineo con limite di velocità 70. Davanti aveva una 500 vecchio tipo e operò un sorpasso pericoloso, la manovra non riuscì bene tanto che non riuscì a rientrare e ci fu una prima collisione con una Mini Cooper che andava in senso inverso. Le ruote di sinistra del camion, anteriore e posteriore, scoppiarono e il mezzo divenne ingovernabile per quello, per la velocità e anche per il carico. Per Linda, che procedeva verso Arezzo, fu la fine: il camion le andò contro proprio sul lato guida e l’utilitaria rimase stritolata come in una tenaglia tra autocarro e parapetto laterale. Poi, per forza d’inerzia, il mezzo pesante andò ad urtare un’altra Lancia Y.

Le persone a bordo della prima e dell’ultima macchina riportarono lesioni e sono parti offese nel procedimento. Linda Cecconi, di Capolona, non ebbe scampo e i familiari si sono affidati all’avvocato Alessandro Ragazzini Fuglini di Grosseto, mentre i feriti sono assistiti dagli avvocati Sara Buricchi e Chiara Gori del Foro di Arezzo. L’indagato è difeso dall’avvocato Alessandro Vesi del Foro di Perugia.

Titolare dell’inchiesta sulla tragedia di Marcena è il sostituto procuratore Laura Taddei che, per completare il fascicolo, ha chiesto all’ingegnere Fabio Canè l’analitica sequenza della carambola. La relazione tecnica, piuttosto voluminosa, mette a fuoco le responsabilità del trasportatore ed è stata messa a punto con l’ausilio di moderni sistemi di rilevazione ed anche con l’utilizzo del drone che ha sorvolato il tratto di strada per posizionare i veicoli coinvolti con resa tridimensionale. Circa mezzo chilometro di SR71 è stato preso in esame.

L’impatto al km 157. Esaminati i rottami, i segni delle frenate, i punti di collisione. Prossimo passaggio sarà la chiusura dell’inchiesta con le determinazioni del pm per l’inchiesta sulla morte di Linda Cecconi, una perdita gravissima che nessuna sentenza e nessun risarcimento potrà sanare.