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Arezzo, ancora una frana blocca il passo dei Mandrioli

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Passo dei Mandrioli, un’altra frana a due chilometri dal valico riaccende le polemiche. “Ancora una grossa frana sul versante romagnolo, chiuso anche il versante toscano. Si va avanti con la politica delle toppe” dichiarano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri, il referente FdI per il Casentino Federico Dini e l’esponente di FdI di Badia Prataglia Paola Romiti. I disagi infatti non mancano.

 

“L’interruzione del Passo dei Mandrioli comporta per pendolari ed automobilisti una difficile viabilità alternativa da Badia Prataglia e da il Casentino ci si deve spostare, facendo purtroppo una strada secondaria, a Pieve Santo Stefano, prendere la E45 e poi direzione Cesena, qualcuno fa anche la Firenze-Bologna -spiegano Veneri, Dini e Romiti-. Tra Bagno di Romagna a Badia Prataglia ci sono 19 chilometri con circa 30 minuti di percorrenza, con questa frana si devono fare percorsi alternativi e si impiega anche un’ora e mezza, con la presenza della neve sulla strada anche due ore".

 

Si tratta di frane cicliche che si riversano improvvisamente sulla carreggiata e mettono a grave rischio l'incolumità di automobilisti, motociclisti, ciclisti dicono i consiglieri. "La Provincia di Forlì Cesena ha sostenuto una spesa ingente per mettere delle reti di contenimento ma non sono state sufficienti visto che il terreno si muove sollecitato dai cambiamenti climatici. Quindi - scrivono rivolgendosi alla Regione - è necessario un intervento importante e non più i tradizionali rattoppi”.