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Arezzo, Prada a gonfie vele e ora si apre trattativa sul premio per i lavoratori

Luca Serafini
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Prada a gonfie vele. Il super bilancio con risultati oltre le previsioni (+21% di fatturato) dà sicurezza e prelude alla trattativa tra sindacato e azienda sul premio per i lavoratori. L’accordo precedente è scaduto a fine 2022 ed entro giugno dovrà essere definita la nuova intesa. Il premio variabile triennale legato al raggiungimento degli obiettivi attualmente è di 1.265 euro più 200 di welfare: i dipendenti possono optare per incamerare la liquidità con tassazione agevolata al 5% inserita nella legge di bilancio o trasformare il premio in welfare con maggiorazione del 25 per cento senza trattenute. L’erogazione avviene il 27 maggio e finora valgono le cifre del vecchio accordo. Il barometro di Prada segna bel tempo. Si è recentemente formato un coordinamento nazionale di tutti gli stabilimenti, che spaziano in varie regioni. Il territorio aretino, che esprime 2000 addetti, con continui inserimenti, ha come rappresentanti Elisa Calori (Filctem Cgil) e David Scherillo (Femca Cisl). Un nuovo modello che coinvolge i poli produttivi che tra abbigliamento, pelletteria, calzature, spaziano tra Milano, Venezia, Arezzo, Pisa, Siena, Firenze, Ancona, Perugia. 

[/CITTA-SOLA]L’azienda sta portando avanti una politica di formazione continua tra i giovani con la scuola interna e là dove vede situazioni congeniali, procede ad acquisizioni come avvenuto la scorsa estate con i laboratori di Foiano e Camucia e come avvenuto a Figline. Per le nuove leve possibilità di inserimento con contratti somministrati. Una volta stabilizzati, i lavoratori Prada godono i riflessi di una situazione solida. Clima positivo e virtuoso, con stimoli nel raggiungimento dei traguardi produttivi e incentivi anche agli stabilimenti che risparmiano energia, come avvenuto di recente. Il 2022 record è stato squadernato nei giorni scorsi: il fatturato è salito del 21% a 4,2 miliardi (al top della moda nazionale). Margine lordo 2022 di 3,3 miliardi (78% dei ricavi), Ebit di 845 milioni (20,1% dei ricavi), posizione finanziaria netta al 31 dicembre di 535 milioni e dividendo di 0,11 euro. Anche per il 2023 il trend sembra sulla scia dell’anno precedente con il traino di marchi come Prada, Miu Miu, Car Shoes e Church’. Andrea Guerra, ad della società, ha parlato di “molta energia” e di “ampio potenziale di crescita che deriva da una straordinaria visione creativa e forza industriale”. Patrizio Bertelli, ora consigliere esecutivo ha sottolineato come il canale retail abbia trainato lo sviluppo, con una crescita del 24% a 3,7 miliardi. Abbigliamento + 27%, calzature + 29%, pelletteria + 18%. Bene ovunque nel mondo, anche in Cina. L’online vale il 7% dei ricavi. La sostenibilità è un impegno quotidiano.