
Arezzo, visite sanitarie prenotate e disertate: l'Asl spedisce a casa 26 mila avvisi di pagamento

A 26 mila aretini arriva a casa per posta il ticket da pagare per le visite specialistiche e le prestazioni diagnostiche che hanno prenotato ma dove non si sono recati. Sbadati oppure furbetti, i pazienti non hanno disdetto, provocando disagi a catena e ritardi per altri cittadini. Pertanto sono stati rintracciati dalla Asl uno ad uno e invitati a riparare quello che è ritenuto un danno al sistema sanitario. Devono pagare quanto dovuto, il ticket, in base alla filosofia per la quale un posto prenotato e disertato equivale ad un posto negato ad un altro paziente. Con personale sanitario e macchinari costretti a girare a vuoto. Si chiama “malum” e viene applicato quando la prestazione sanitaria non è stata disdetta per tempo, entro le 48 ore precedenti.
Se non è possibile presentarsi agli appuntamenti, infatti, va comunicato al Cup almeno 48 ore prima della data della prenotazione. L’Asl Toscana sud est aveva sospeso questo malum secondo le indicazioni regionali durante il periodo di emergenza sanitaria per la pandemia Covid. Sarebbe stato davvero troppo, infierire su cittadini già provati dalla situazione complessiva di disagio e difficoltà economiche.
Ora però quello stop che ha riguardato le intere annualità 2020 e 2021, più il primo semestre 2022, è stato superato e si torna alla normalità come prima dell’emergenza. I ticket che in questi primi mesi del 2023 arrivano ai cittadini si riferiscono alle visite e agli accertamenti diagnostici degli anni 2018 e 2019 ai quali non si sono presentati. Le prime lettere ai cittadini inadempienti sono un “avviso bonario”. In tutto il territorio dell’azienda sanitaria che comprende le province di Arezzo, Siena e Grosseto, sono 56.938 le persone raggiunte dalla richiesta di pagamento. Per la Provincia di Arezzo il dato per gli anni 2018 e 2019 è di circa 26.000 posizioni.
Si tratta quindi di pagare il ticket dovuto, al netto della fascia di reddito e non si applicano le esenzioni. Quindi, se non si sono presentati agli appuntamenti prenotati, anche gli esenti riceveranno l'avviso. Hanno occupato inutilmente il posto per la prestazione che poteva servire ad altri. Nell’avviso di pagamento recapitato per posta dall'azienda vengono indicate le informazioni relative alla prenotazione non onorata, le modalità di pagamento e un modulo per presentare un eventuale scritto difensivo. Ci sono tuttavia delle eccezioni in cui il paziente è scusato.
L’Asl annullerà l’avviso nei casi documentati di questi motivi: malattia (con certificato medico, non saranno accettate certificazioni nella forma “il paziente riferisce che il giorno x era malato”); ricovero presso struttura sanitaria (allegare certificato di ricovero qualora la struttura non sia aziendale); accesso al Pronto soccorso (allegare verbale qualora la struttura non sia aziendale); altra prestazione specialistica effettuata in urgenza (allegare certificato qualora la struttura non sia aziendale); nascita di figlio/figlia (entro due giorni antecedenti alla prenotazione) (allegare certificato di nascita); lutto se riguarda familiari fino al 2° grado di parentela e conviventi (in quest’ultimo caso appartenenza allo stesso nucleo familiare); incidente stradale (se entro 6 ore dalla data dell’appuntamento); ritardo treni; calamità naturali; allerta meteo arancione/rossa riguardante il proprio comune; altri motivi di causa maggiore.
Quando si vuol disdire o spostare un appuntamento e quindi non incorrere nel malum, è possibile farlo entro le 48 ore dalla prestazione prenotata, in modalità telematica sul portale https://prenota.sanita.toscana.it. Sono necessari il codice fiscale e il numero della ricetta elettronica (nre) e cliccare poi sul pulsante "I tuoi appuntamenti - Annullamento / Spostamento / Prenotazione".