
Soppressione Soprintendenza, Mugnai (FI): ennesimo ‘scippo' eccellente

"Basta con un Pd di finta lotta e reale governo: il partito di Renzi governa ovunque, dal Comune di Arezzo, alla Regione, a Roma, e per di più proprio il Pd aretino esprime un ministro e un assessore regionale e riesce pure a far eleggere al Csm un proprio sindaco. Malgrado ciò (o forse proprio perciò, in virtù di un debito già riscosso?) la nostra terra risulta senza peso, buona solo per sfilare servizi e presidi istituzionali a vantaggio dei territori adiacenti. E il Pd, lo stesso che assiste dalle stanze dei bottoni allo spolpamento sistematico della città, poi piange. E' una catena che va spezzata, perché Arezzo, come qualsiasi altro territorio, vale di più rispetto alle dinamiche interne ad un partito": attacca senza mezzi termini, il Consigliere regionale di Forza Italia Stefano Mugnai, all'indomani della decisione del governo di sopprimere la Soprintendenza ai beni culturali di Arezzo. "E' l'ennesimo ‘scippo' eccellente in una città Cenerentola di cui ci si ricorda solo quando si tratta di espiantarle degli organi istituzionali o di impoverirla nei servizi. Oggi perdiamo la Soprintendenza. La lista però è lunga anche restando alla cronaca recente: polo universitario progressivamente indebolito, trasporto ferroviario ridotto allo stato di clausola vessatoria per la vita dei pendolari, idem per le altre infrastrutture. E non è tutto – incalza Mugnai – perché all'orizzonte c'è una riforma delle Asl improvvisata e ancora priva di piani specifici che, se verrà realizzata secondo queste confuse premesse, finirà ancora una volta per penalizzare una città dove, in compenso, dilagano delinquenza e degrado come dimostrano le cronache locali o come è facile verificare anche solo con una passeggiata". Secondo Mugnai la responsabilità politica è fin troppo chiara: "Mentre il governatore Rossi spadroneggia con la sua visione di una toscana polarizzata su Firenze, Siena e Pisa, cosa fanno gli esponenti aretini del Pd? Anche i tre candidati alle primarie di casa Pd, persone degnissime e capaci, che oggi annunciano di voler cambiare verso per allinearsi alla moda politica attuale, non è che in questi anni siano stati esattamente dall'altra parte del mondo. Tutti e tre hanno ricoperto incarichi istituzionali importanti nell'amministrazione comunale, dove avrebbero ben potuto praticare o per lo meno proporre tutto quanto oggi promettono agli aretini. Domani; sempre domani. Oggi, intanto, si perde quasi a tavolino".