
Arezzo, attacchi omofobi al ristoratore gay: Mariano risponde così

“Le telefonate anonime sono iniziate subito dopo la trasmissione 4 Ristoranti. Mi hanno coperto di insulti omofobi perché sono gay”. Mariano Scognamiglio alza gli occhi al cielo e tira un sospiro. “Una brutta cosa, non me lo aspettavo. Che poi, io e Gianfranco siamo più famiglia di tanti altri che si cingono la testa di alloro e magari mettono gli anziani in ospizio”. Il ristoratore di via Vittorio Veneto racconta: “Io e Gianfranco accudiamo i nostri anziani. Quindici anni fa siamo venuti ad Arezzo per curare sua mamma e abbiamo seguito anche il marito cieco, mentre ora a casa con noi vive mia mamma anziana e malata”. Ingegnere informatico ex dipendente di Aruba, 51 anni, di Napoli, nella celebre trasmissione di Alessandro Borghese, Mariano ha finito per assumere il ruolo del “cattivo”: omosessuale e non aretino, buone cose ma qualche pecca nel servizio, ci ha messo anche un po' del suo nel risultare non simpaticissimo al pubblico. “Ma vorrei dire” precisa lo chef “che nella trasmissione sono passate soltanto le valutazioni negative verso i colleghi, ai quali ho dato anche voti buoni”. Vincitore è risultato il ristorante La Lancia d'Oro e Mariano secondo. Gli altri locali erano Il Grottino e la Vineria Ciao Dal Chiodo. Quello che doveva risultare un gioco, una bella vetrina televisiva, a Mariano ha procurato una coda amara. “Una voce toscana, camuffata con degli effetti, ha iniziato a tormentarmi chiamando da numero privato. Tanti squilli con attacchi personali pesanti”. Mariano Scognamiglio ha esternato il suo disappunto sabato sera con un video sul suo profilo facebook. “Ho ricevuto solidarietà da molti colleghi e da tutto il mondo Lgbt, con le associazioni che hanno espresso forte vicinanza. No, nessun messaggio dalle istituzioni locali”. Non è chiaro se a fare le telefonate anonime sia stata una sola persona o di più. L'effetto è comunque una profonda prostrazione: “ Un groppo allo stomaco e verrebbe voglia di chiudere baracca... che mondo piccolo. A Napoli in tanti anni mai ricevuto un trattamento del genere". E ancora: “Mi dispiace, non ci fa bella figura nessuno, dopo dieci anni partecipi ad una trasmissione televisiva e ti succede tutto questo". Ignoranza e intolleranza serpeggiano anche nei momenti in cui tutti siamo sulla stessa barca con ben altri problemi: “Invece di essere preoccupati per la crisi, che non ci sono soldi, c'è gente in giro che si diverte così”. Preparato nella storia della cucina medievale, innamorato del suo lavoro, competente e apprezzato, Mariano ora cerca di ingollare il rospo e si prepara alla riapertura del ristorante: “Ho preferito tenere chiuso in questi giorni, torniamo il 3 giugno con la nuova fase: meglio non affrettare troppo i tempi. Intanto chiedo ai miei clienti di telefonare per le prenotazioni, non da un numero privato. Agli anonimi ora non rispondo più”. Luca Serafini