
Arezzo, Luciano Ralli risponde al sindaco Ghinelli: "Elezioni a luglio? Io sono pronto"

Luciano Ralli, il sindaco Alessandro Ghinelli auspica il voto a luglio anziché a settembre: lui è pronto. “Anche io. Ed eravamo pronti fin da marzo per le elezioni che dovevano tenersi a maggio. Poi sappiamo cosa è successo: la pandemia. Ancora non esistono date ufficiali, ma noi siamo qui”. L'alleanza di centrosinistra e civica che la candida a sindaco si è rimessa in moto? “Certo. Stiamo rivedendo i programmi alla luce dell'emergenza. Io, come medico, esco da un periodo di lavoro molto particolare al San Donato, ma ora sono già in campagna elettorale tra incontri e contatti”. Sono stati mesi di tregua politica. “Scrissi subito al sindaco dicendo che quello del Coronavirus era un tempo nel quale dedicarsi, ognuno col proprio ruolo, all'emergenza: non era il momento delle polemiche ma della collaborazione”. Siete stati coinvolti, come opposizione? “Direi di no. In ogni caso abbiamo portato un contributo concreto presentando al consiglio comunale le proposte per ridurre l'impatto delle tasse comunali sull'economia locale, con una serie di misure su riduzione e rinvio delle imposte, e siamo arrivati all'approvazione dei due atti di indirizzo, molto simili”. Ma la gente secondo lei “sente” queste elezioni? “Fino a qualche settimana fa la testa era da un'altra parte, ma ora vedo che si riprende a ragionare di politica, di progetti di città. Io lavoro per un'idea alternativa per l'amministrazione di Arezzo, per la ripresa economica e lo sviluppo, in chiave sostenibile e solidale”. Programmi da riscrivere, ma linee di fondo già messe a fuoco? “C'è una fase che sarà ancora legata all'emergenza e una fase 2 di progetti strutturali. Anche perché arriveranno risorse dalla Comunità europea, dal Governo e dalla Regione: dopo la liquidità indispensabile per famiglie e imprese, occorrerà investire su un futuro digitale, sulla centralità della salute e dell'ambiente rispetto al mondo economico. E' urgente una riconversione ecologica, una nuova filosofia che permei urbanistica ed edilizia: penso all'efficientamento delle abitazioni, con notevole risparmio energetico: ristrutturazioni che mettono in moto tanta roba in termini economici. E poi una mobilità più leggera, con riduzione della produzione dell'anidride carbonica, investimenti nel settore del dissesto idrogeologico, il recupero dei rifiuti e l'economia circolare. Riqualificare le periferie e le frazioni, collegandole al centro in modo nuovo anche grazie alle tecnologie. Mi preme poi sottolineare due temi per noi forti, centrali: gli anziani e la formazione universitaria per i giovani”. Il turismo? “E' tra i settori più in difficoltà. Porteremo avanti anche quanto fatto dalla precedente amministrazione. Per migliorare quello che c'è. Le cose positive vanno valorizzate. Questo è il tempo della serietà”. Il sindaco con le sue dirette social e tv sull'emergenza ha instaurato un dialogo forte con la gente. Visibilità, comunicazione. Consenso. “Questa fase di emergenza ha premiato tutti quelli che erano al governo. Hanno acquistato competitività ed è per questo che molti governatori vorrebbero che si votasse subito. Spero che la gente possa conoscere e apprezzare tutte le proposte alternative in campo”. La compattezza della giunta Ghinelli? “Non commento quello che succede negli schieramenti opposti. Rilevo casomai che in cinque anni sono cambiati tre segretari generali, tre nel settore urbanistica, quattro comandanti dei vigili urbani, è andato via il direttore del settore finanziario… Per un'amministrazione la continuità è preziosa per per portare avanti i progetti”. Ci sono indagini in corso che toccano l'amministrazione. “Come aretino non mi piace che ci siano amministratori sotto indagine, ma io il confronto lo voglio sull'idea di città per il futuro, non su cose giudiziarie di cui poco si sa, anche per scarsa trasparenza”. E' vero che nella sua squadra ci saranno molti medici? “Ci saranno persone con grandi competenze in vari settori: finanziario, tecnologico e anche sanitario. che vogliono dare aiuto al candidato Ralli”. Sanità, più centrale di prima. “Ha retto bene all'emergenza. Il San Donato sta tornando a rispondere alle patologie non Covid, la maggior parte. Non si deve parlare di ritorno alla situazione precedente, ma di rilancio della sanità ospedaliera e sul territorio. Vanno intercettati gli investimenti che arriveranno. E si riparte dalla centralità di operatori, infermieri, medici di cui oggi si riconosce più di prima il ruolo”. Lei ha vissuto il camice questo periodo. “Sì, anche se in medicina interna, non direttamente sul fronte Covid. Ho visto un rinnovato entusiasmo e attaccamento alla sanità pubblica, con l'innesto di molti giovani e un impegno straordinario, al di là degli orari di servizio. Ho sofferto per il distanziamento tra pazienti e familiari, io che ho sempre cercato di poter avvicinare quanto più possibile i degenti ai propri cari”. Luca Serafini