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Guerrina, sensitivo in aula: "Non sento più corpo a Cà Raffaello"

Luca Serafini
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Sensitivo tra il pubblico in aula nel processo per l'omicidio di Guerrina Piscaglia. "Non sento più il corpo a Cà Raffaello", ha detto Germano, che per mesi ha perlustrato a vuoto la zona del giallo seguendo il corso del fiume Marecchia. "E' morta e anche qui sento segnali di lutto", ha detto alla Vela, a due passi da padre Graziano e dai familiari della donna. Resta comunque il fiume, secondo il sensitivo, il luogo più interessante. Intanto svanita l'attesa per l'interrogatorio di Gratien, si aspetta il primo luglio quando il prete imputato, dice la difesa, dirà "la verità". Il malessere che lo ha colpito in convento non è stato documentato dai suoi difensori con un certificato e non è intervenuto il medico in udienza, ma la Corte d'Assise ha concesso al sacerdote e ai suoi legali altro tempo prima di affrontare l'esame dal quale dipende gran parte dell'esito finale del processo. ARTICOLI SUL CORRIERE DI AREZZO IN EDICOLA E ON LINE DEL 25 GIUGNO