
Guerrina, lo zio: "Qualcuno sa, parli". Ricerche finite senza esito
Terminata senza esito la sessione di ricerche dei resti di Guerrina Piscaglia con i cani specializzati nel ritrovamento di ossa anche a distanza di anni e sotto terra. Perlustrate anche le zone del metanodotto di San Gianni, dove al tempo della scomparsa c'era un profondo scavo, e controllati accuratamente i sotterranei di Cicognaia. A San Gianni i cani Dogan e Nero sembravano aver fiutato qualcosa, me è stato un falso allarme. Momento particolare, a Cà Raffaello, quando il figlio di Guerrina ha potuto avvicinare e accarezzare i cani. Lo zio della Piscaglia, Silvano, rilancia l'appello: "Qualcuno sa, potrebbe dare indicazioni, ma finora non lo ha fatto. Potrebbe ripensarci..." I riflettori sul caso si riaccenderanno a fine settembre con la ripresa del processo in Assise a Padre Graziano accusato di omicidio e occultamento del cadavere. ARTICOLO SUL CORRIERE DI AREZZO IN EDICOLA E ON LINE DEL 30 LUGLIO