
Marito ucciso, l'autopsia. Colpito dalla moglie nel pomeriggio

Omicidio di Terranuova Bracciolini. E' il giorno dell'autopsia sul corpo di Enzo Canacci, 62 anni, ucciso dalla moglie Clara Vannini, 58. L'esame autoptico dovrà stabilire se l'uomo è morto per le lesioni alla testa prodotte con i colpi di mestolo e mattarello, o se è stato fatale il fazzoletto stretto al collo quando era a terra. Dopo l'accertamento disposto dal pm Angela Masiello, la salma sarà restituita ai familiari per i funerali. Ancora sconvolta la comunità di Terranuova, dove le feste del Perdono si sono concluse in un clima surreale. Intanto, in attesa delle risposte dell'autopsia, si rafforza l'ipotesi che la morte di Canacci risalga addirittura al pomeriggio di lunedì 25 settembre e non alla serata. Il delitto potrebbe essere stato compiuto verso le 17, preceduto da una lite. Gli inquirenti non hanno notizie di screzi avvenuti in piazza. Si sa invece per certo che Canacci, attivista dell'Avis, era atteso alla Tombola dell'associazione. Che era in programma alle 18. Aggredito di spalle, malfermo sulle gambe per i problemi legati all'ictus, il pensionato non avrebbe opposto particolare resistenza. Ma anche questo dovrà emergere meglio dall'autopsia. La moglie Clara, che lavorava come impiegata a Firenze, sarebbe quindi rimasta accanto al cadavere per circa cinque ore. Soltanto dopo le 22, infatti, il rientro della figlia 25enne ha permesso di scoprire il massacro. La mamma era sul divano ed aveva ingerito farmaci (non tali da procurare una grave intossicazione) mentre il babbo era riverso sul pavimento nel disimpegno. "Non ne potevo più", le frasi balbettate dalla donna prima dell'arresto. L'interrogatorio in carcere da parte del gip dovrebbe svolgersi venerdì a Sollicciano.