
Il marito della donna scomparsa: "Fatti viva"

“Ci manca tanto. E' sparita all'improvviso e noi ora viviamo nell'angoscia. Vogliamo sapere dov'è. E' un incubo. I giorni ormai sono troppi. Non so se mia moglie ha trovato di meglio: temo invece che abbia trovato di peggio”. Il marito della donna di Arezzo di 49 anni scomparsa dal 23 gennaio, è un uomo semplice, onesto, gran lavoratore. In un attimo è caduto il mondo addosso a questo cinquantenne che nella casa di campagna, fuori città, aspetta una buona notizia che non arriva. Ci prega di non riportare il suo nome sul giornale, né quello della moglie sparita. E lo stesso, per ora, chiedono gli inquirenti. La 49enne non si trova, il black out continua: si cerca senza soste per avere il riscontro oggettivo che la donna è viva e sta bene. Forse è una fuga, forse è finita in cattive mani. Giorni prima di andarsene aveva cambiato la foto del profilo facebook con l'immagine di Rebel (ribelle) nella quale, scrive in bacheca, si rispecchiava. Quel giorno sua moglie si è allontanata volontariamente. “Sì. E credo che tutto fosse programmato. Ha lasciato le copie delle chiavi in casa. E anche nell'abitazione dell'anziano che ogni tanto andava ad assistere. Come sempre ci siamo salutati la mattina presto: io vado al lavoro in fabbrica, lei pensa alla casa, è premurosa e non ci ha mai fatto mancare nulla. La cucina, le faccende, tutto”. Cosa ha portato via con sé? “Poche cose. I trucchi, i documenti, un pigiama. Ha lasciato la macchina vicino alla stazione con il biglietto di un'ora”. La polizia dice che è partita in treno. La cercano in Campania. Un incontro a Napoli, poi pare Salerno. “So che seguono delle piste. Ma ancora niente. E' un vero mistero. Impensabile per una come lei che abbia lasciato i due figli e i genitori ottantenni, senza una spiegazione. La domenica successiva a quando è andata via, era il compleanno di sua mamma e non si è fatta viva. Strano, troppo strano”. Ma tra voi c'erano tensioni di coppia, incomprensioni, attriti? “No. Ventisette anni di matrimonio con i suoi alti e bassi, ma una vita normale, come tutti”. Negli ultimi tempi era diversa? “Stava molto su internet, questo sì. Aveva sempre il cellulare in mano e glielo facevo notare. Io non sono su facebook, per me è un mondo ignoto. Era presa da questi social, ma la donna che conosco io è una persona intelligente, che legge molto, che non si lascia abbindolare. Le piaceva stare bene, scegliersi i vestiti, curarsi nell'immagine, facevamo la nostra bella vacanza in albergo, lei aveva le sue amiche. Ma non c'è mai stato nulla di strano prima d'ora”. Quel martedì che lei non è tornata a casa, cosa ha fatto? “Io e i miei figli fin dal pomeriggio abbiamo chiamato insistentemente al cellulare. Dava libero, ma squillava a vuoto. Verso le 21 è arrivato un messaggio a mio figlio”. Cosa diceva il messaggio? “Che rimaneva fuori a dormire da un'amica. Di non preoccuparci. Che il giorno dopo voleva incontrarci tutti, all'ora di pranzo, perché doveva parlarci. Anche sa sa perfettamente che a quell'ora siamo tutti fuori al lavoro. E poi scriveva: per ora sto bene.” Il dubbio che lo abbia spedito qualcun altro c'è. "Ci sono le indagini in corso su tutta questa storia”. Fatto sta che il giorno dopo, il 24, non succede niente. “Già. Mia moglie non è stata più contattabile. Abbiamo aspettato inutilmente che si facesse viva”. Così il 25 lei ha fatto denuncia di scomparsa in questura. “Sì. E ancora oggi non sappiamo darci una spiegazione. Questo silenzio preoccupa tanto. Lancio a mia moglie un appello: che ci faccia sapere dove si trova e cosa le è successo. Lei ha sempre il telefonino in mano e questo appello lo vede”. Ma Anna è fuggita e si nasconde, o invece si trova nella condizione di non poter manovrare in libertà quel cellulare che fino al 23 gennaio lanciava sui social una miriade di post con frasi e foto? E' libera o intrappolata? E' il dubbio che tormenta il marito e i figli, il nodo che la polizia deve sciogliere. (articolo pubblicato sul Corriere di Arezzo del 5 febbraio 2018)