Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'orafo rapinato: "Un inganno e mi hanno aggredito"

Luca Serafini
  • a
  • a
  • a

L'orafo rapinato ad Arezzo, Fabrizio Santini, racconta al Corriere l'aggressione. Un colpo in ditta, nel laboratorio di via Caravaggio, al Giotto, che ha fruttato 80 mila euro ai banditi. "No, non sono coperto da assicurazione. Ma non mollo. Faccio questo lavoro dal 1987 e riprendo l'attività anche se è un duro colpo". Santini è stato affrontato da quattro malviventi in pieno giorno, alle 15. "Il primo, a volto scoperto, si è finto cliente. Era già venuto da me due giorni prima per un braccialetto. Si era presentato col nome di un mio conoscente e mi ha ingannato. Quando venerdì ha suonato gli ho aperto. Come è entrato mi ha preso per il collo e mi ha spruzzato lo spray al peperoncino al viso. Ha fatto passare i complici, in tre, col passamontagna. Uno aveva la pistola a tamburo". Momenti concitati nei quali Santini ha temuto. "Cercavo le chiavi per aprire la cassaforte, sotto minaccia, e volevano spararmi perché pensavano non aprissi". Per Santini erano un campano, il finto cliente, e tre stranieri con accento dell'Est. Indaga la squadra mobile. "Hanno preso oro lavorato, diamanti e soldi in contanti. Mi hanno disteso a terra e legato con le fascette i polsi. Prima di scappare hanno messo ko la telecamera interna e portato via la registrazione." Fuori avevano un'Audi scura con targa falsa. ARTICOLO SUL CORRIERE DI AREZZO IN EDICOLA E ON LINE DEL 20 MAGGIO