
Tragedia archivio, deficit tecnico e di formazione: è il giorno delle autopsie

Impiegati asfissiati all'Archivio di Stato, è il giorno delle autopsie sulle salme di Piero Bruni e Filippo Bagni. Alle 14 il pm Laura Taddei conferisce l'incarico al medico legale Matteo Benvenuti che eseguirà gli esami autoptici all'ospedale San Donato dove i corpi si trovano da giovedì 20 settembre, giorno della tragedia. Ruota su due aspetti l'inchiesta della procura, aperta per omicidio colposo plurimo. Un deficit nella formazione dei due addetti, rispetto ai rischi connessi all'argon, il gas utilizzato per il sistema anti incendio nell'Archivio. E sotto questo profilo sono indagati (come atto puramente tecnico, di garanzia), il direttore dell'Archivio, Claudio Saviotti, e due consulenti che hanno curato i piani di sicurezza per l'ufficio aretino. Secondo la prima ipotesi, sarebbe stata sottovalutata la pericolosità della situazione, segnalata dall'allarme, scattato per l'anomalia: una fuoriuscita di gas nello stanzino dove si trovano centralina e bombole. I due non dovevano scendere nella camera tecnica in quel modo. Attenzione incentrata anche sulla presenza o meno di una spia che avvisasse dell'assenza di ossigeno. Ma l'altro deficit alla base della tragedia, ovviamente, è quello tecnico: l'impianto non doveva rilasciare il gas in quello stanzino e in quella quantità. Non ha funzionato, c'è stato un grave problema e per questo sono stati iscritti nel registro degli indagati il responsabile della Remas, Maurizio Morelli, ditta dell'impianto anti incendio e il responsabile di una ditta esterna incaricata della manutenzione (che risulta fatta di recente). ARTICOLI SUL CORRIERE DI AREZZO IN EDICOLA E ON LINE DEL 24 SETTEMBRE