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Archivisti morti, così i funerali. Gli indagati nominano avvocati. Sciopero generale

Luca Serafini
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Dopo le autopsie, le salme dei due archivisti morti sul lavoro saranno restituite dal pm Laura Taddei alle famiglie. I funerali di Piero Bruni saranno celebrati domani, martedì, alle 15.30 nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, quartiere Marchionna, dove era Ministro straordinario dell'eucarestia, impegnato in parrocchia. Le esequie di Filippo Bagni saranno celebrate il giorno successivo, mercoledì, alle 10.30 in duomo. Dove la mattina della tragedia, alle 7, era stato a messa. I cinque indagati nell'inchiesta per omicidio colposo plurimo, si tutelano nominando avvocati. L'atto della procura di Arezzo è di prassi, a garanzia degli indagati stessi. Il direttore dell'Archvio di Stato, Claudio Saviotti, è assistito dagli avvocati Roberto e Simone De Fraja. Il titolare della Remas, ditta che curava l'impianto anti incendio dal quale è fuoriuscito argon, è per ora difeso d'ufficio dall'avvocato Monica Tucci. Il tecnico che a giugno ha effettuato la manutenzione, Gianfranco Conti, è difeso dall'avvocato Tiberio Baroni. I due consulenti della ditta di Ravenna incaricata dei piani di sicurezza all'Archivio di Stato, i romani Monica Scirpa e Alessio Vannaroni, sono difesi dall'avvocato Alessandra Melandri di Grosseto. La famiglia di Filippo Bagni, rappresentata dagli avvocati Riccardo Gilardoni e Walter Renzetti, ha nominato un suo consulente, il medico legale Pasquale Macrì. Il pm ha affidato l'incarico al dottor Matteo Benvenuti dell'Universitò di Siena. Intanto i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil confermano l'annunciata astensione generale dal lavoro in seguito alla morte sul lavoro di due dipendenti dell'Archivio di Stato di Arezzo. In omaggio alla loro memoria e in vicinanza alle famiglie ma anche per riaffermare la centralità dei temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo sciopero si terrà dopo i funerali organizzati dalle famiglie. L'astensione dal lavoro sarà quindi nel pomeriggio di mercoledì 26 settembre: nelle ultime 4 ore di lavoro o, comunque, nella fascia pomeridiana ritenuta più opportuna dalla categoria sindacale di riferimento per garantire la presenza all'iniziativa di Cgil, Cisl e Uil che si terrà alle ore 16 dello stesso giorno di fronte all'Archivio di Stato.