
Italpreziosi, sottoscritto finanziamento da 40 milioni di euro: tra i sostenitori anche Intesa Sanpaolo

Un finanziamento da 40 milioni di euro a sostegno di una ulteriore crescita del Gruppo. Questo quanto sottoscritto da Italpreziosi, società tra i leader mondiali nella produzione, trading e commercio di metalli preziosi, lingotti e oro da investimento. Gli istituti finanziari coinvolti nell’operazione sono stati Intesa Sanpaolo (Divisione Imi Corporate & Investment Banking), che ha svolto il ruolo di Banca Agente e Sace Agent, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco Bpm, Bnl Gruppo Bnp Paribas, Bper Banca, Cassa Centrale Banca, Cassa Depositi e Prestiti e UniCredit.
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Il finanziamento, della durata di 3 anni, è assistito da Garanzia Italia di Sace - lo strumento previsto dal Decreto Liquidità destinato al sostegno delle imprese italiane durante l’emergenza Covid 19 - ed è finalizzato a sostenere il piano di crescita e di sviluppo di Italpreziosi. “L’operazione di finanziamento, nell’attuale contingenza di generale contrazione dell’offerta di materie prime - ha sottolineato Ivana Ciabatti, Ceo di Italpreziosi - permetterà alla Società di sostenere la strategia di sviluppo e crescita con impatti positivi sul territorio e in particolare sul distretto orafoargentiero aretino che, insieme agli altri di Vicenza e di Valenza, rappresenta un polo di eccellenza per la produzione di gioielli. Il supporto di primari istituti finanziari consentirà di perseguire più velocemente gli obiettivi strategici sia a livello internazionale, che nei vari distretti nazionali, contribuendo alla crescita ed al sostegno economico e sociale del settore contraddistinto da un cammino totalmente sostenibile”. Le varie fasi dell’accordo sono state sviluppate e seguite dal team interno di Italpreziosi, a conferma della forte efficienza strutturale della Società.
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Secondo i dati di Federorafi elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda, nel primo semestre 2021 l’export del metallo prezioso oro si caratterizza per un forte recupero rispetto allo stesso periodo del 2020 (ma ancora in territorio negativo) e se confrontato con la situazione pre Covid del 2019 evidenzia una importante crescita sia in quantità (+16,2%) che in valore (+49,3%).
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