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Capuano, il Pontedera, i segreti e gli "orrori" di Sperotto

Francesca Muzzi
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Un minuto di silenzio. Così comincia la conferenza stampa, la prima senza il collega della Nazione Massimo Benigni che se n'è andato domenica. Lo ricorda Capuano, lo ricorda l'altro collega della Nazione, Fausto Sarrini con un applauso di tutti noi che con Massimo abbiamo condiviso anni di Arezzo. Poi l'allenatore amaranto comincia a parlare del Pontedera che l'Arezzo affronta sabato 24 ottobre alle 20.30. "Il Pontedera è un'ottima squadra - dice - Noi stiamo preparando al meglio la partita. Un match che non sarà per niente facile". C' qualche problema di formazione: "Carlini non lo convoco nemmeno e Defendi giocherà con la maschera protettiva al volto (si è rotto il setto nasale ndr) fino alla fine del campionato". Capuano torna anche indietro alla vittoria col Prato che definisce: "La partita più importante che abbiamo vinto da quando sono ad Arezzo". E poi non poteva mancare il caso Sperotto. L'allenatore ha rilasciato un'intervista anche ad Agorà sul caso. Non ne vuole parlare, ma alla fine lo fa: "Sapete perché c'è stato tutto questo clamore mediatico? Perchè non era mai stato messo in rete un discorso di un allenatore dentro lo spogliatoio". Per approfondire vedi video E poi chiarisce ancora: "Non posso sopportare ed è maleducato quanto chi ha fatto il gesto e lo giustifica, che un allenatore che sia io o un altro venga deriso. Noi lavoriamo duramente, ogni giorno rischiamo il posto di lavoro. E rischiamo anche un'ischemia". Vedi video: Capuano e l'ischemia Continua l'allenatore amaranto: "Non posso sopportare il gesto di registrare per ridere. Se egli veniva da me, l'avremmo risolta diversamente. Invece il ragazzo ha fatto una serie di orrori, più che di errori". Poi conclude: "Adesso però basta, parliamo di calcio".