
Nuova scoperta su un dipinto di Leonardo

Ancora una “scoperta” di Francesco Sordini, il leonardista ponticinese, l'occhio di lince su tutto quello che attiene al Genio da Vinci: una specie di lente sui dettagli che egli si mette analiticamente ad esaminare, subendo una specie di rapimento che, mentre osserva attonito, non abbandona la capacità di analisi dei dettagli, nessuno dei quali riesce a sfuggire al setaccio “critico” del ricercatore. E' ora il turno della “ Vergine delle Rocce” nelle due edizioni che hanno attratto la sua attenzione sulle differenze tra la prima, custodita al Louvre e la seconda, ospite del Museo Nazionale di Londra. Differenza: in quella del Louvre, la mano sinistra della Vergine, tesa nell'istintiva tutela materna sul figlio e che sovrasta la mano dell'angelo indicante San Giovannino. Mentre nell'edizione londinese, manca la mano dell'angelo (che guarda addirittura San Giovannino), mentre nella prima i suoi occhi sono rivolti al piccolo Gesù. Ma la scoperta di Sordini consiste nel fatto che quella mano sinistra della Vergine, non è altro che la mano di Leonardo. Per convincersene basta confrontarla con la destra sulla spalla di San Giovannino una mano femminile, delicata, propria di una donna giovane. La mano sinistra è invece una mano più rude e tozza, nodosa e ossuta, da lavoratore, una mano più vecchia, insomma.